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Storia

1980-1981

A Torino, nell’ottobre del 1980, si svolge il primo incontro delle comunità di accoglienza. Le numerose persone presenti, più del previsto, provengono per la maggior parte dal Nord e sono per lo più preti, che, in ambienti spesso diffidenti e ostili, hanno posto il problema del disagio sociale dando vita alle prime iniziative. L’incontro fa sentire alle persone che vivono “in frontiera” l’utilità di confrontarsi con chi si misura con gli stessi problemi. Seguono nei mesi successivi altri quattro appuntamenti a Verona, Trieste, Lecco e Bolzano nel corso dei quali si delinea il futuro programma e la fisionomia del Cnca.

1982-1990

A Bologna, nell’aprile del 1982, viene definita una prima stesura del Documento programmatico , sulla base del quale si riconoscono le comunità aderenti. È a questo momento che si fa risalire la costituzione del Coordinamento. Il documento viene ultimato a Verona qualche mese dopo, a giugno. Compaiono i 10 principi. Viene strutturata una segreteria,  si costituisce l’Esecutivo, si fissano le quote di adesione e si individuano le modalità di funzionamento a livello regionale. Dalla fine del 1982 al 1985 si organizzano incontri tematici, seminari e convegni anche in occasione delle assemblee annuali. Si avviano studi e ricerche nelle quali si approfondiscono i temi più vicini ai gruppi.  Nel maggio del 1984 a Torino sono presenti circa 1.000 persone sotto una tenda da circo al convegno Condivisione e marginalità nel corso del quale viene presentato il testo Sarete liberi davvero. Lettera sull’emarginazione. Nel novembre del 1986 a Roma a Montecitorio si svolge il convegno Tra utopia e quotidiano. Si tratta di una vera e propria affermazione di soggettualità politica da parte del Cnca.

Il 16 gennaio 1986 a Torino si costituisce giuridicamente la Federazione Cnca. Don Luigi Ciotti è il Presidente.  A novembre viene definita l’organizzazione interna della Federazione in giunta esecutiva, segreteria, consiglio nazionale, assemblee, gruppi ad hoc, agenzie di servizio, attività seminariali e formative. Prosegue l’attività di approfondimento delle varie tematiche culturali (dipendenze, aids, economia e marginalità, volontariato, cooperazione sociale, alcolismo, obiezione di coscienza, Sud, giovani e lavoro, teologia e politica della carità). In particolare sulle tossicodipendenze nel 1988 nasce assieme ad altre organizzazioni, il cartello Educare non punire, che si inserisce nel dibattito di riforma della legge sulle tossicodipendenze con l’intento di spostare l’attenzione del dibattito politico, parlamentare e civile sulle droghe, dalla repressione all’educazione. Nel 1989 il lavoro sul volontariato, avviato negli anni precedenti produce il suo frutto maturo,  con l’organizzazione del convegno nazionale Cittadino volontario a Milano. sul finire dell’anno si avvia una riflessione sull’assetto organizzativo e sui percorsi di appartenenza alla Federazione, sostenuto da un percorso formativo che culminerà  nel 1990 con il rinnovo del Consiglio nazionale e l’elezione di Don Vinicio Albanesi a nuovo Presidente.

1991-2001

Prosegue la riflessione sul versante interno, per dare al Cnca una struttura organizzativa più efficace e stabile. Fino a tutto il ’92 tutto è stato realizzato mediante risorse di natura volontaria, sia come quote degli associati che come incarichi istituzionali. Si amplia la costituzione dei gruppi tematici nazionali. Viene messo a punto un regolamento per le aree regionali. Sul fronte esterno si continua il confronto con le istituzioni, il presidio sulla legislazione sociale, la ricerca di alleanze con altre realtà sulla questione educativa, il dialogo all’interno delle varie anime della Chiesa.  Per il decennale, nel 1992, viene organizzato un convegno dal titolo L’accoglienza possibile. Nel 1993 viene riconfermato il mandato al Consiglio eletto nel 1990. Si identificano come principali filoni di intervento quelli dell’etica, delle politiche sociali, dei rapporti con la Chiesa, delle tossicodipendenze, del coinvolgimento politico, dei rapporti con altre associazioni e dei mezzi di comunicazione sociale. Sul fronte tossicodipendenze prende corpo una strategia di riduzione del danno che culmina con un documento diffuso nel 1994. Nello stesso anno viene organizzata a Capodarco di Fremo la prima edizione di Redattore Sociale, seminario per giornalisti sui temi del disagio e dell’emarginazione.  A fine ’94 eletto il nuovo consiglio nazionale. Vinicio Albanesi confermato Presidente.

Proseguono le attività di riflessione sulle droghe e l’aids, con la pubblicazione di documenti, dossier, l’organizzazione di seminari, la promozione di campagne di informazione e sensibilizzazione.  Nel 1996 Cnca e Fict presentano nel documento Droga: stupida indifferenza, la loro piattaforma comune sulle dipendenze. Nel ’97 e nel 2000 il Cnca partecipa alle conferenze nazionali sulle droghe e presentando propri dossier e pubblicazioni con la ricognizione sui servizi e le comunità di accoglienza per le dipendenze in Italia.

A fine ’95 e ’96 vengono organizzati con la Caritas italiana i convegni Annunciare la carità. Pensare la solidarietà e Annunciare la carità, vivere la speranza, entrambe molto partecipati. A fine ’95 viene avviata l’Agenzia nazionale con la costituzione di un comitato tecnico scientifico. L’agenzia curerà la formazione dei gruppi, dei dirigenti, coordinerà progetti nazionali e internazionali. Si costituisce la casa editrice del Cnca, Comunità edizioni. Ad inizio ’96 si insedia il Comitato Esecutivo, previsto dallo statuto ma fino ad allora non attivato. Nello stesso anno si avvia la convenzione per poter svolgere il servizio civile nei gruppi aderenti al Cnca. Vengono presentati i libri Minori, luoghi comuni, Crescere in comunità elaborati dal gruppo a hoc minori, attivo dai primi anni ’90.

Dal 1998 è on line il sito del Cnca.  Si costituisce il gruppo tematico sulla prostituzione e la tratta.  Nel 1999 anno viene definito un nuovo statuto che formalizza l’assetto in Aree regionali, l’allargamento del Consiglio e dell’Esecutivo, dei Gruppi ad hoc.  Nello stesso anno viene rieletto il Consiglio nazionale. Vinicio Albanesi confermato Presidente. La sede legale si sposta a Roma. Si inizia a lavorare alla campagna per la Grande riforma sociale, che si propone di far diventare una garanzia per i diritti soggettivi dei cittadini il sistema delle risposte sociali. Vengono pubblicati i libri: Pensare a rovescio, tesario della Grande riforma sociale; Aids, il prezzo e il valore; Quando un ‘asina educa un profeta.

Nel 2001 si attivano il gruppo ad hoc sul carcere, quello sulle tematiche internazionali. Dopo un percorso formativo si avvia un gruppo di lavoro con il compito di definire un sistema di qualità del Cnca che darà luogo al Modello attivo per la qualità sociale.  Il Cnca partecipa al G8 di Genova e divulga un proprio documento, Solo parole “vere” possono fermare la violenza, dopo i tragici accadimenti. Si realizzano seminari di approfondimento sulle persone vulnerabili e in difficoltà, sui minori fuori famiglia, sull’applicazione della legge 328/00, sui giovani e l’educazione, sull’atto di intesta Stato Regioni per le dipendenze . Dopo l’approvazione della legge 383/000 si avvia un riesame dello statuto.

2002-2010

Nel 2002 a Milano si festeggiano i 20 anni del Cnca con una iniziativa dal titolo Con i vulnerabili. Nello stesso anno l’Assemblea elegge il nuovo Consiglio che elegge presidente Lucio Babolin. Si avvia il progetto Sostanze senza dimora, ricerca sui consumatori di sostanze a forte rischio di marginalità sociale.

Nel 2003 di fronte alle politiche repressive del Governo in materia di droga il Cnca, assieme a numerose altre organizzazioni, da avvio al Cartello nazionale Non incarcerate il nostro crescere. Vengono realizzati un convegno nazionale sulle politiche giovanili, Identità erranti e un documento di posizionamento della Federazione. Nelle assemblee di giugno e dicembre vengono lanciate ufficialmente la campagna per la Grande riforma sociale e la proposta di un Nuovo patto sociale e patti sociali territoriali.

Nel 2004 viene organizzata a Napoli dal cartello Non incarcerate il nostro crescere, una contro-conferenza nazionale sulle dipendenze. Nell’assemblea di giugno viene prodotto un documento su Europa e politiche di welfare europee. Viene stipulato un accordo con l’associazione Confie per l’accreditamento del Cnca in Ecuador. A novembre viene organizzato il convegno conclusivo del progetto Giorap, su giovani e rappresentanza. Vengono pubblicati due libri neri su tossicodipendenze e disabilità,  i documenti Tempo di resistere, tempo di traghettare; Ci vuole tutta una città per crescere un bambino. Si approva un nuovo regolamento nazionale per l’avvio delle Federazioni regionali.

Nel corso del 2005 viene organizzata una conferenza per un progetto delle regioni sulle dipendenze; un seminario sui minori stranieri, la seconda edizione di Strada facendo (con Libera e Gruppo Abele), un seminario per amministratori dal titolo Amministrazioni sociali. Vengono redatti i seguenti documenti: Carta etica delle dipendenze; Documento sulla psichiatria; Giovani il futuro in diretta; Dignità sociale diffusa; Buone pratiche, welfare di comunità e modello di sviluppo.  Viene modificato lo Statuto nazionale con il vincolo del doppio mandato per la presidenza e l’introduzione delle Federazioni regionali.

Nel 2006 l’Assemblea rinnova il Consiglio nazionale che conferma Lucio Babolin alla Presidenza. Vengono approvati i documenti Responsabilità comuni: chiudere gli istituti non basta; Resistenza e cittadinanza. L’assemblea rinnova il consiglio che conferma alla presidenza, nei primi mesi de 2007, Lucio Babolin.

Il 2007 si caratterizza per la ridefinizione delle deleghe del nuovo Consiglio, l’impegno a sostenere i percorsi di accompagnamento alla costituzione delle Federazioni regionali, la messa a fuoco dei compiti dell’Agenzia nazionale, per l’organizzazione di Strada Facendo 3 e dei 25 anni della Federazione a Montecatini, con l’iniziativa dal titolo Diritti e responsabilità. Un futuro oltre la paura.

Nel 2008 viene pubblicato il libro “double face” contenente due testi Di nuovo volontariato, di volontariato nuovo e Sul lavoro sociale e il libro del gruppo spiritualità Decrescere per il futuro. Lettera aperta. Si registra una crisi di appartenenza nei gruppi, che si riflette anche sul piano contributivo. Si apre una discussione sulla sostenibilità economica della Federazione che, nel volgere di un anno, condurrà a sviluppare proposte per il rilancio economico e ad un ridimensionamento. Sul piano dei temi l’anno si caratterizza per il varo dell’iniziativa Cantiere welfare, promossa assieme a diverse altre organizzazioni sociali, ufficialmente presentata a Milano con il convegno Senza inclusione non c’è sicurezza.

Nel 2009 prosegue l’attenzione per ribadire la centralità del welfare con la pubblicazione del manifesto per il welfare, Il benessere è un diritto, la disuguaglianza un ingiustizia e la tessitura di una rete di organizzazioni capaci di fare pressione sulle istituzioni, la politica e l’opinione pubblica. Viene realizzata una indagine nazionale sul lavoro sociale i cui risultati sono pubblicati in Voci e volti del welfare invisibile. Il Cnca partecipa a dar vita alla campagna Non aver paura, contro il razzismo. Viene avviata l’iniziativa Batti il cinque! per sollecitare il Governo ad adottare il piano nazionale d’azione per l’infanzia. Si avvia la collaborazione con l’area responsabilità sociale d’impresa di Microsoft Italia per realizzare corsi di informatica in comunità. Il Cnca partecipa alla costituzione di Comunitalia, per il recupero dei crediti delle comunità terapeutiche. Si inaugurano gli appuntamenti biennali di Spello. Si promuove la costituzione del Comitato Cittadini accoglienti e dell’associazione Cnca solidarietà Onlus.

Nel 2010 si da avvio al percorso per il rinnovo degli organi e alla definizione del documento politico. Si rivisitano i 10 principi dandone una lettura aggiornata all’oggi. Si afferma le centralità di attenzione al Sud, sia all’interno della Federazione, sia come punto di vista per la lettura dei fenomeni e dal quale avanzare proposte. Si da avvio, con un fronte più ampio di organizzazioni rispetto al Cantiere welfare, alla campagna I diritti alzano la voce. Oltre ai documenti fondativi della campagna si realizzano una giornata di mobilitazione nazionale e un convegno dal titolo Universale e locale. Istituzioni e terzo settore insieme per un nuovo welfare.

2011-2012

Nel gennaio 2011 l’Assemblea elegge il nuovo Consiglio che proclama come presidente don Armando Zappolini. L’anno si caratterizza sul versante interno per la definizione delle deleghe operative e politiche, una riorganizzazione dei gruppi tematici, l’accompagnamento alla costituzione di nuove Federazioni regionali, l’attenzione alla questione Sud nel Cnca. Sul piano dei temi la campagna I diritti alzano la voce organizza una giornata di mobilitazione davanti a Montecitorio il 23 giugno per protestare contro i tagli alla spesa sociale e l’abbandono del welfare. Il Cnca promuove insieme ad altre organizzazioni la campagna L’Italia sono anch’io, per la cittadinanza dei minori stranieri nati in Italia.

Nel 2012 il Cnca collabora alla costituzione della rete Cresce il welfare, cresce l’Italia, nella quale confluiscono molte delle organizzazioni che facevano parte della campagna I diritti alzano la voce. Prende rilievo anche il tema del gioco d’azzardo.  Assieme ad altre organizzazioni nazionali si costituisce il cartello Mettiamoci in gioco, per fare pressione sul Governo affinché introduca misure di contrasto alla pubblicità ingannevole, alla malavita e riconosca la dipendenza da gioco d’azzardo patologica tra i livelli essenziali di assistenza. Con l’assemblea di Napoli di giugno, Futuri dai Sud,  si apre il percorso verso la celebrazione dei trent’anni del Cnca, che culmina con l’assemblea di dicembre a Firenze dal titolo Rompere recinti nella quale viene presentato il documento testo Mappa per rompere recinti e Un’altra Agenda, con le proposte del Cnca per un nuovo modello sociale ed economico.

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