Cosa facciamo
Servizio civile
Se hai tra i 18 e i 28 anni c’è un’opportunità che potrebbe interessarti: il servizio civile. Un anno di impegno per gli altri, di aiuto concreto a persone che vivono in condizioni di difficoltà di vario genere. Un anno di partecipazione alla vita sociale della tua comunità. Un anno di formazione civile, culturale e professionale.
Possono presentare domanda i giovani senza distinzione di sesso che, alla data di presentazione della domanda, siano in possesso dei seguenti requisiti:
- cittadinanza italiana, ovvero di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea, ovvero di un Paese extra Unione Europea purché il candidato sia regolarmente soggiornante in Italia;
- aver compiuto il diciottesimo anno di età e non aver superato il ventottesimo anno di età (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda;
- non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.
I requisiti di partecipazione devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda e, ad eccezione del limite di età, mantenuti sino al termine del servizio.
La nostra Federazione, nata nel 1982, è tra i principali soggetti del terzo settore italiano ed è impegnata in tutte le aree del disagio e dell’emarginazione.
Il CNCA mette a disposizione 343 posti in Italia + 4 posti per un progetto in Ecuador.
La presentazione delle candidature da parte dei giovani va effettuata entro le ore 14.00 di lunedì 17 febbraio 2021.
I volontari di servizio civile percepiscono un assegno mensile di 439,50 euro. In alcuni casi sono previsti dei crediti formativi.
Per i volontari impegnati nella realizzazione di progetti di servizio civile all’estero, in aggiunta all’assegno mensile di 439,50 euro spettanti ai volontari in servizio civile in Italia, è prevista una indennità giornaliera di 13,00 euro, che sarà corrisposta per il periodo di effettivo servizio all’estero.
Scarica il dépliant.
Si fa presente ai giovani interessati che le organizzazioni presso cui si svolgono i progetti di servizio civile potrebbero chiedere alle persone selezionate di vaccinarsi rispetto al Covid-19, in funzione di specifiche esigenze legate al servizio.
I progetti di servizio civile 2020
Per il 2020, il CNCA promuove in Italia 5 programmi di attività articolati in 10 progetti, più un programma in Ecuador.
Programma “Nobody left behind”
L’obiettivo di questo programma nell’arco di un anno è di contrastare e prevenire il fenomeno della povertà educativa nei territori su cui insiste il programma, con particolare attenzione per l’ambito dell’educazione ed istruzione, con azioni coordinate e sinergiche, che attuino una presa in carico globale del minore e che promuovano la resilienza non solo del singolo bambino o adolescente, ma anche della famiglia di appartenenza e dell’intera comunità educante.
Il programma si realizzerà attraverso 2 progetti:
Progetto “AbCD… Abbi cura di me”
Il progetto mira a creare dei contesti di accoglienza che promuovano risorse personali nei minori. In particolare, si intende sperimentare e realizzare percorsi di sviluppo di resilienza nei bambini, intesa come insieme di competenze trasversali, consapevolezza e fiducia, capacità di auto osservazione e decisione. In questo, si utilizzerà la rete CNCA e tutte le risorse territoriali per definire e condividere le migliori pratiche, operando una crescita di tutto il sistema coinvolto nel progetto. In sintesi, il progetto si rivolge alle dimensioni organizzative, metodologiche, operative dei centri che svolgono accoglienza ed educazione, identificando le scelte che li rendono efficaci nel promuovere capacità di resilienza nei minori.
Posti disponibili 62, di cui 3 anche con percorsi di tutoraggio per l’avvio al lavoro, su 33 sedi di attuazione.
Progetto “Non uno di meno”
Il progetto ha come obiettivo lo sviluppo di azioni per la rilevazione preventiva di segnali del problematico rapporto con la scuola e per la presa in carico dei ragazzi che manifestano disagio e difficoltà. Intende quindi agire al momento in cui si stanno manifestando le prime fratture tra ragazzi e scuola, per trasformare il potenziale circolo vizioso in percorso di recupero.
Posti disponibili 47, di cui 6 anche con percorsi di tutoraggio per l’avvio al lavoro, su 28 sedi di attuazione.
Programma “Salute e benessere per tutti”
Il programma intende operare in chiave preventiva orientata alla tutela dei destinatari, riconoscendone il pieno diritto alla salute e alla cura intesa nella sua accezione più ampia. Il principio alla base del programma è che l’azione di aiuto nel rapporto con le droghe è più efficace se riguarda tutta la persona, piuttosto che il solo consumo, e che tramite il consolidamento delle sue risorse si facilita anche la fuoriuscita dalla dipendenza. L’obiettivo del programma è contrastare la dipendenza e l’abuso di sostanze, agendo preventivamente tramite informazione e promuovendo consapevolezza rispetto all’insieme delle problematiche delle persone che hanno instaurato o possono instaurare una relazione distorta con le droghe.
Il programma si realizzerà attraverso 2 progetti:
Progetto “LiberAzioni”
Il progetto intende fornire alle persone che vivono un rapporto problematico con la droga tutte le risorse personali che possono sostenere la costruzione di un percorso alternativo. In tal senso, agirà prevalentemente consolidando le capacità e facilitando soluzioni a tutta una serie di problematiche connesse e prodotte dall’abuso. Queste competenze saranno costruite, codificate e validate con un processo di analisi delle prassi attuate e identificando una serie di metodi e strumenti che potranno consentire a tutti gli enti di accrescere notevolmente la propria capacità specifica.
Posti disponibili 84, di cui 17 anche con percorsi di tutoraggio per l’avvio al lavoro, su 49 sedi di attuazione.
Progetto “Azioni preventive”
Il progetto ha come obiettivo lo sviluppo di competenze personali per la gestione del rapporto con le sostanze in fase giovanile, adolescenziale e preadolescenziale. In particolare, la finalità è la promozione di capacità di riconoscimento delle dinamiche che portano dapprima a sperimentare, poi a abusare delle droghe. In tal senso, il progetto intende rileggere il concetto di abuso tra i ragazzi, ampliandone il significato rispetto ai tipici canoni della dipendenza, per riguardare ogni comportamento che può condizionare negativamente la vita, sul piano sociale, formativo, economico e di crescita.
Posti disponibili 16, di cui 6 anche con percorsi di tutoraggio per l’avvio al lavoro, su 8 sedi di attuazione.
Programma “MeticciAct”
Il programma ha come finalità quella di facilitare l’inclusione di soggetti immigrati, agendo su componenti culturali e psico-sociali e riducendo le rappresentazioni stereotipate che possono ostacolare le relazioni tra soggetti di differente provenienza.
Il programma si realizzerà attraverso 2 progetti:
Progetto “Tierra, Techo, Trabajo”
Il progetto intende sviluppare competenze trasversali per l’inclusione sociale e lavorativa di immigrati e richiedenti asilo, identificate tramite un approfondimento delle più diffuse problematiche relazionali e delle più rilevanti risorse personali che possono facilitare l’incontro. Parte dall’assunto che gli immigrati vivano una condizione specifica, condizionata da rappresentazioni sociali, problematiche legali, difficoltà economiche che richiedono conoscenze e capacità adeguate. Il progetto intende creare una mappatura e una sistematizzazione delle competenze per sviluppare percorsi di inclusione lavorativa, abitativa, socio-relazionale e realizzare azioni di empowerment mirato per gli immigrati che vivono condizioni di parziale o completa emarginazione.
Posti disponibili 42, di cui 15 anche con percorsi di tutoraggio per l’avvio al lavoro, su 30 sedi di attuazione.
Progetto “La tua nuova casa”
Il progetto ha come obiettivo lo sviluppo di competenze personali per la gestione del rapporto con il diverso in fase adolescenziale e preadolescenziale. L’obiettivo specifico è di consolidare la consapevolezza dei processi che sono alla base dell’inclusione e dell’esclusione. il progetto, in tal senso, non proporrà aprioristicamente come valore l’accoglienza dell’altro, ma aiuterà i ragazzi a riconoscere le dinamiche distorte e pregiudiziali che portano alla chiusura e ad un uso violento dell’identità nazionale, culturale o religiosa. Al termine del progetto, i minori avranno acquisito esperienze significative e consapevolezze dei processi psico-sociali ed emotivi che conducono all’esclusione del diverso, e competenze per migliorare le relazioni tra soggetti di cultura e provenienza differente.
Posti disponibili 11, di cui 2 anche con percorsi di tutoraggio per l’avvio al lavoro, su 8 sedi di attuazione.
Programma “Donne, madri, cittadine”
Il programma l’obiettivo del programma nell’arco di un anno è di promuovere e sostenere la qualità della vita nelle donne e madri che vivono in condizioni di vulnerabilità, sia perché sono vittime di violenza, sia perché costituiscono un nucleo monogenitoriale in difficoltà, attraverso azioni sinergiche e complementari che produrranno significativi e rilevabili cambiamenti in termini di sviluppo personale, autonomia, presa di decisione, responsabilità, senso di coesione e presenza, non ultimo self-efficacy, ovvero la capacità di influenzare attivamente i contesti.
Il programma si realizzerà attraverso 2 progetti:
Progetto “Forte come una donna”
Il progetto mira a creare dei contesti di accoglienza per donne vittime di violenza, progetti di sviluppo personale ed interventi capaci di promuovere risorse personali in grado di generare un processo di ricostruzione della propria vita e di integrazione sociale. In particolare, si intende sperimentare e realizzare percorsi di accompagnamento e sostegno alle donne vittime di violenza e/o in condizione di disagio, verso la messa a terra di un progetto di sviluppo personale, che le metta al centro dei processi di scelta, decisione, responsabilità, relazione attraverso consapevolezza e ascolto delle proprie emozioni e desideri, generando capacità trasformative e nuovi spazi di cura, superando l’ottica assistenziale che appare uno dei punti deboli dei servizi in questione.
Posti disponibili 25, di cui 9 anche con percorsi di tutoraggio per l’avvio al lavoro, su 18 sedi di attuazione.
Progetto “Forte come una madre”
Il progetto ha come obiettivo lo sviluppo di azioni per un coinvolgimento delle madri nei centri di accoglienza per minori, dovuto ad una mancanza di efficacia nel ruolo genitoriale. Il progetto mira a sviluppare processi di sostegno genitoriale per madri in condizioni di vulnerabilità per comprendere le necessità dei figli, riconoscere propri meccanismi disfunzionali, mettere in atto strategie e comportamenti più efficaci rispetto alla cura e all’educazione dei figli, sviluppare una consapevolezza nelle comunità rispetto alla rilevanza della funzione genitoriale in casi di disagio minorile, sviluppare reti relazionali di sostegno tra genitori, famiglie e comunità, realizzare, perfezionare e validare un modello di intervento trasferibile in altri contesti, diffondere il modello e promuoverne l’integrazione nelle politiche educative e sociali.
Posti disponibili 11, di cui 6 anche con percorsi di tutoraggio per l’avvio al lavoro, su 6 sedi di attuazione.
Programma “IR – Immaginabili risorse”
Il principio alla base del programma è che l’azione di emancipazione di persone portatrici di disabilità fisica o mentale debba agire soprattutto sugli aspetti che ne promuovano le esperienze positive, l’espressione di sé, la crescita personale, piuttosto che semplicemente il sostegno rispetto ai propri deficit. Il programma è quindi orientato ad un’evoluzione e all’ampliamento del diritto alla cura: non si intende garantire solo pari opportunità, non si mira a produrre uguaglianza, ma si intende incoraggiare la partecipazione e l’autorealizzazione secondo modalità e significati soggettivi. Occorre quindi fornire risorse a tutte le persone che vivono una condizione di disabilità o deficit perché possano potenziare le proprie capacità ed esplorare i propri desideri, secondo percorsi di consolidamento e attivazione delle risorse.
Il programma si realizzerà attraverso 2 progetti:
Progetto “Diverse immaginabili risorse”
Il progetto intende rinforzare le capacità di partecipazione e autorealizzazione nei portatori di disabilità fisica e/o mentale. L’obiettivo è il trasferimento di competenze dell’autonomia e di esperienze che consolidino il senso di potere e la capacità di trasformazione della propria situazione. Si intende affermare che il diritto non passa unicamente tramite l’uguaglianza, ma può anche essere specificatamente personale. In questo, si utilizzerà la rete CNCA e tutte le risorse territoriali per definire e condividere le migliori pratiche, operando una crescita di tutto il sistema coinvolto nell’intervento e in generale, dei servizi che si occupano di disabili. Queste competenze saranno costruite, codificate e validate con un processo di analisi delle prassi attuate e identificando una serie di metodi e strumenti che potranno consentire a tutti gli enti di accrescere notevolmente la propria capacità specifica.
Posti disponibili 34, di cui 6 anche con percorsi di tutoraggio per l’avvio al lavoro, su 18 sedi di attuazione.
Progetto “Giovani immaginabili risorse”
Il progetto ha come obiettivo lo sviluppo di competenze personali per la gestione del rapporto con la disabilità in fase giovanile, adolescenziale e preadolescenziale. In particolare, la finalità è la promozione di capacità di riconoscimento delle dinamiche connesse alla diagnosi (ad esempio, deficit cognitivi) e alla condizione di disabilità nei rapporti con i contesti (come la scuola). Il progetto parte dall’assunto che in fase di crescita, l’attribuzione e il riconoscimento di una condizione deficitaria ha necessariamente un impatto sulla costruzione della personalità e dell’identità; in tal senso, si propone la distinzione tra avere una disabilità ed essere disabili, come atteggiamento e rappresentazione. I minori riconosciuti come disabili rischiano di considerarsi prevalentemente come tali, sviluppando dinamiche di rinuncia, diffidenza, pretesa o rabbia reattiva. Sostenere l’inclusione dei disabili in fase di crescita significa quindi disinnescare queste autorappresentazioni, potenziando invece la capacità di cambiamento e resilienza. Il progetto ha quindi come obiettivo metodologico il trasferimento di competenze ampie di realizzazione di sé, di espressione e sviluppo, anche a partire dal riconoscimento della propria disabilità, ma focalizzando l’impegno verso l’attivazione delle risorse.
Posti disponibili 11, di cui 5 anche con percorsi di tutoraggio per l’avvio al lavoro, su 6 sedi di attuazione.
(ECUADOR) Programma “Seminando Connessioni: Educazione e resilienza in Sudamerica”
Presentato dall’ente CESC Project in coprogettazione con CNCA
L’obiettivo di questo programma è promuovere il diritto di ogni persona a un’istruzione, a una formazione ad un apprendimento permanente, di qualità ed inclusivi, al fine di acquisire competenze che consentono di partecipare pienamente alla società a partire dello sviluppo delle comunità. Gli interventi dei progetti di cui si compone il programma mirano ad ampliare le opportunità delle persone più svantaggiate nel processo di sviluppo, promuovendo la formazione e l’empowerment delle categorie vulnerabili quali minori, giovani, migranti, donne e persone con disabilità in 4 paesi sudamericani: Argentina, Bolivia, Brasile e Ecuador.
Progetto CNCA “Accogliere per crescere”
L’obiettivo del progetto è quello di promuovere lo sviluppo educativo e sociale, la formazione professionale e il rispetto dei diritti di bambine/i e di adolescenti vulnerabili delle Province di Imbabura (Ibarra) e Pichincha (Quito). L’azione di progetto prevede il supporto per l’inserimento nelle scuole primarie e secondarie esterne dei minori e dei ragazzi accolti.
Posti disponibili 4.
COME PRESENTARE DOMANDA
Gli aspiranti operatori volontari devono presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it dove, attraverso un semplice sistema di ricerca con filtri, è possibile scegliere il progetto per il quale avanzare la candidatura.
Nella sezione “Selezione volontari” del sito www.serviziocivile.gov.it ci sono tutte le informazioni e la possibilità di leggere e scaricare il bando.
Anche quest’anno, per facilitare la partecipazione dei giovani e, più in generale, per avvicinarli al mondo del servizio civile, è disponibile il sito dedicato www.scelgoilserviziocivile.gov.it che, grazie al linguaggio più semplice, diretto proprio ai ragazzi, potrà meglio orientarli tra le tante informazioni e aiutarli a compiere la scelta migliore.
Guarda le graduatorie provvisorie relative ai posti del bando 2020
NOTIZIE DAL DIPARTIMENTO POLITICHE GIOVANILI E SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE
- Riattivazione dei progetti di servizio civile universale sospesi a causa dell’epidemia di Covid-19
- Opuscolo con le raccomandazioni per contenere il contagio da coronavirus
- Modulo che i volontari possono utilizzare per continuare a prestare servizio, da mostrare in caso di controlli da parte delle forze dell’ordine
- Il sito del Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
La mappa interattiva dei progetti di servizio civile
Consulta la mappa per scoprire i progetti attivi nella sede in cui vorresti svolgere il servizio civile.
Caricamento delle mappe in corso – restare in attesa…
I progetti di servizio civile 2019
Leggi il bando 2019: https://www.cnca.it/servizio-civile-bandi-nazionali-2019
Leggi i calendari di convocazione ai colloqui per il bando 2019: https://www.cnca.it/servizio-civile-calendari-di-convocazione-ai-colloqui-per-il-bando-2019
Leggi le graduatorie provvisorie del bando 2019:
https://www.cnca.it/servizio-civile-pubblicate-le-graduatorie-provvisorie-del-bando-2019
Leggi l’elenco dei volontari ammessi del bando 2019:
https://www.cnca.it/bando-servizio-civile-2019-l-elenco-dei-volontari-ammessi
Quest’anno il CNCA ha promosso 8 progetti di servizio civile:
Aspirazioni di futuro
codice progetto NAZNZ0012319101968NNAZ)
Il progetto è del tutto innovativo ed è rivolto a quei ragazzi che hanno fatto dell’isolamento sociale una condizione di vita.
Tramite le azioni progettuali, si comprenderà meglio il fenomeno e si realizzeranno percorsi di individuazione dei ragazzi maggiormente a rischio e di intervento preventivo, anche tramite il coinvolgimento delle famiglie, degli amici e degli altri educatori.
In tal senso, il progetto agirà direttamente sulle figure a diretto contatto con i ragazzi, offrendo competenze per riuscire a supportarli e per evitarne l’isolamento.
Diventare risorse, promuovere accoglienza
(codice progetto NAZNZ0012319101969NNAZ)
Il progetto ha come oggetto la sperimentazione di un modello che faciliti l’integrazione dei migranti accolti nelle strutture, tramite la partecipazione alla vita del contesto locale.
In ogni realtà si sperimenterà il coinvolgimento degli ospiti in attività solidaristiche, di mutuo aiuto, di socializzazione, realizzando ambienti sociali basati sulle reti informali di quartiere, individuando nei rapporti di vicinato e di solidarietà fra membri di uno stesso abitato la leva fondamentale dell’integrazione degli stranieri. Le azioni mirano anche a una trasformazione culturale, che superi le divisioni basate sulla nazionalità, recuperando l’appartenenza alla comunità come valore coesivo.
Diverse abilità
(codice progetto NAZNZ0012319101970NNAZ)
Il progetto intende sperimentare un nuovo modo di coinvolgimento degli utenti disabili all’interno delle strutture di accoglienza. In particolare, si intende operare il passaggio dalla partecipazione/attivazione degli utenti alla promozione del loro potere decisionale e di rappresentanza all’interno della vita delle strutture.
I percorsi che ogni ente svilupperà saranno, quindi, esplicitamente orientati a realizzare processi di responsabilità autonoma e consapevole da parte delle persone con disabilità, agendo in funzione delle loro risorse cognitive e del loro senso di autoefficacia.
In tal senso, si interverrà sia sulle competenze di partecipazione, sia sulla consapevolezza del contributo che ognuno può fornire alla vita comune.
Empower Woman
(codice progetto NAZNZ0012319101976NNAZ)
Il progetto ha come tematica l’intervento di sostegno alle donne vittime di violenza e/o in condizione di disagio psico-sociale. In particolare, si sperimenteranno azioni che vadano oltre la protezione, l’accoglienza e la presa in carico, e che permettano alle donne di acquisire capacità di ri-costruzione della propria vita, successiva alla prima fase di primo soccorso e supporto.
Si agirà, quindi, sviluppando competenze di esplorazione del territorio, fruizione di servizi, attivazione della rete relazionale, costruzione del progetto di vita e professionale; in tal senso, una preziosa risorsa sarà il gruppo, come sistema di mutuo sostegno e di creazione di legami significativi.
Eti-cultura
(codice progetto NAZNZ0012319101971NNAZ)
Il progetto intende sviluppare la capacità delle realtà dell’agricoltura sociale di promuovere integrazione con i contesti in cui operano, tramite campagne comunicative, iniziative mirate, relazioni fiduciarie, reti informali, con l’obiettivo di trasformarle in soggetti di riferimento dell’impegno etico della comunità.
In tale senso, piuttosto che soggetti produttivi, in concorrenza con altre imprese agricole, le realtà coinvolte si riposizioneranno come agenti del cambiamento comunitario, promotori di una cultura solidaristica e delle relazioni di mutuo aiuto, facilitatori di coesione; la produzione agricola sarà quindi identificata, dal contesto locale, come opportunità di impegno per il bene comune, contribuendo al contempo alla sostenibilità economica delle stesse imprese sociali.
Family Care
(codice progetto NAZNZ0012319101975NNAZ)
Il progetto mira a superare una scissione che frequentemente avviene nel momento in cui i bambini sono accolti, con modalità variabili, all’interno di strutture educative: i genitori tendono a deresponsabilizzarsi rispetto a quanto avviene ai figli e sentirsi esclusi dalle attività e dai processi psico-educativi.
Il progetto ha come obiettivo generale di promuovere una differente relazione tra genitori, figli e strutture, basata su una maggiore partecipazione e inclusione delle famiglie.
Le attività previste coinvolgeranno i minori nell’esplicitare desideri e richieste rispetto ai genitori, e i genitori stessi nel promuovere la consapevolezza del proprio ruolo e delle proprie risorse.
La droga c’è: imparo a gestirla
(codice progetto NAZNZ0012319101974NNAZ)
Il progetto svilupperà un modello innovativo di intervento nei percorsi di recupero per tossicodipendenti, basato non solo sulla disassuefazione e la fuoriuscita della dipendenza, ma sulla promozione della capacità di gestione delle sostanze.
In coerenza con i più recenti studi, il progetto intende sviluppare competenze che consentano agli ex tossicodipendenti o ai consumatori un rapporto normale e controllato con le droghe, per evitare ricadute e promuovere autostima.
Tramite percorsi formativi, laboratoriali, di accompagnamento, si sosterranno gli utenti nel recuperare interamente le proprie capacità di autogestione, evitando una persistente fragilità che porrebbe in situazioni di potenziale ricaduta.
Partecipiamo
(codice progetto NAZNZ0012319101972NNAZ)
Il progetto ha come oggetto di intervento il rapporto tra minori e comunità di accoglienza e come obiettivo di cambiamento lo sviluppo di competenze partecipative.
Le comunità agiscono già in funzione dello sviluppo di competenze sociali, mentre molto meno sono impegnate nello strutturare percorsi di attivazione della partecipazione, intesa come responsabilità della vita comune.
Si realizzeranno attività mirate a creare condivisione delle decisioni, fino a definire percorsi di rappresentanza che consentano ai minori di sentirsi realmente protagonisti della comunità. Il progetto si propone quindi di agire sia sulle competenze dei ragazzi sia sul funzionamento stesso delle organizzazioni.