Volontarius ODV (Bolzano) ha la particolarità di poter contare su un volontariato fortemente eterogeneo: tante età diverse, provenienze differenti, aspettative di tutti i tipi. Si cerca sempre di trovare un posto per tutti, consapevoli che la varietà, se ben gestita, può essere una fenomenale potenzialità.
Questa eterogeneità si è riflettuta anche sui partecipanti dei due focus group iniziali del progetto, che comprendevano volontari locali già attivi, amici coinvolti, una tirocinante, ragazzi in servizio civile, ex ospiti diventati volontari e alcuni giovani del Corpo Europeo di Solidarietà.
Naturalmente la varietà di provenienze, esperienze e anche lingue è stata inizialmente difficoltosa, ma ha permesso di concentrarsi su ciò che è in comune alla maggior parte dei giovani di qualsiasi parte del mondo: la voglia di stare insieme, la musica, il divertimento.
Le idee fuoriuscite dal focus group sono state due. La prima consisteva nell’organizzare un festival musicale per avvicinare più giovani al volontariato. Idea bellissima e di forte impatto, ma ci siamo in breve resi conto che non avevamo né abbastanza forze né abbastanza tempo. La seconda consisteva nell’organizzare delle serate di giochi da tavolo all’interno di una delle strutture che accoglie minorenni stranieri non accompagnati. Di facile realizzazione e di forte impatto sui ragazzi ospitati, avrebbe permesso loro di rompere un po’ l’isolamento, potersi rapportare con coetanei locali e – magari – far nascere nuove amicizie!
Ci si è accordati con gli operatori della struttura, si sono recuperati alcuni giochi dalla biblioteca civica e si è dato il via alla prima serata, con grande soddisfazione da parte di tutti i partecipanti.
Nell’arco delle settimane – dal primo focus group alle serate di gioco – il gruppo non è stato purtroppo costante; qualcuno ha preso altre strade, qualcun altro si è aggiunto in corsa, poi è arrivata l’estate con i suoi ritmi rallentati e le vacanze scolastiche… ma fa parte della fluidità del volontariato odierno, in particolare quello più giovane, che come organizzazioni dobbiamo imparare a gestire.
Dopo un secondo incontro e la maggior conoscenza reciproca, abbiamo lanciato l’idea di provare a fare una gita in montagna insieme. La giornata è stata organizzata direttamente da alcuni dei giovani coinvolti, la partecipazione è stata ridotta ma è stato un momento di grande impatto. Oltre all’atmosfera conviviale e coinvolgente, i ragazzi ospiti del centro minori hanno avuto l’opportunità di conoscere e visitare con una guida il canyon del Bletterbach, una delle bellezze di cui le montagne altoatesine sono ricche. Hanno quindi avuto l’occasione di imparare qualcosa in più sul territorio in cui vivono e – occasione rara – di uscire un po’ dall’ambito urbano di Bolzano.
Finita l’estate, si è ripreso con le serate di giochi in scatola. Speriamo ci sia sempre qualche nuovo partecipante che abbia l’occasione di conoscere i ragazzi del centro minori e possa diventare un punto di riferimento nel loro percorso di inclusione sul territorio, anche al termine del progetto.
Riteniamo che l’attività realizzata, seppur semplice e di impegno ridotto, abbia due punti di forza:
- il fatto che sia stata pensata e realizzata da giovani per altri giovani e abbia dato la possibilità di incontrarsi fra gruppi che non avrebbero avuto altre opportunità di conoscersi;
- l’aver mostrato ai giovani coinvolti fiducia nei loro confronti, avergli dato l’occasione di ideare e portare avanti una loro idea, all’apparenza semplice ma significativa.
Daniel Brusco, associazione Volontarius ODV
Guarda il video realizzato da Stefano, uno dei ragazzi coinvolti nel progetto

