Il 5 e 6 giugno scorsi si è tenuta a Trento l’Assemblea nazionale del CNCA intitolata “Terra. Più lentə, più profondə, più dolci Custodire per anticipare un mondo migliore per tutti gli esseri viventi.
L’Assemblea ha offerto un’importante occasione di confronto sul futuro delle comunità accoglienti. Tre temi chiave hanno guidato la discussione: la necessità di costruire legami tra territori, persone e ambiente, una lettura qualitativa dei dati per promuovere giustizia sociale e l’adozione di un pensiero sistemico per affrontare la crisi climatica e sociale. L’evento rientrava nelle attività connesse alla questione generativa “Radicalità dell’ecologia sociale”, indicata nel documento programmatico “Mappa per comunità accoglienti”.
La presidente Caterina Pozzi ha ribadito l’urgenza di connessioni solidali, con particolare attenzione alle popolazioni fragili e alla povertà energetica. Il vicepresidente Stefano Trovato ha sottolineato come i numeri debbano essere interpretati in chiave qualitativa, trasformando il bilancio in strumento di comprensione e azione per un cambiamento equo.
Le plenarie hanno messo in evidenza la necessità di superare l’antropocentrismo e adottare un pensiero sistemico, favorendo politiche intersezionali e nuove collaborazioni. Il CNCA si propone di costruire strumenti concreti per affrontare le sfide presenti e future.
I partecipanti hanno sviluppato sette visioni per un rapporto vivo con la terra: Terra Acqua, Terra Mente, Terra Ferita, Terra Comune, Terra Futura, Terra Divisa e Terra Dentro. Da questi incontri è nato un glossario dalla A alla Z con parole chiave per guidare il cambiamento.
Scarica:
– il Glossario partecipato
– le slide di Roberto Barbiero / Camilla Landi e Emanuela Fato / Giannandrea Mencini / Laura Viviana Paladino / Paolo Vidali e la bibliografia indicata da Lavinia Hanay Raja
Vai sul canale YouTube del CNCA per vedere le videoregistrazioni della plenaria del primo giorno, della tavola rotonda con cui si è chiuso l’evento e della presentazione del film I diari di mio padre alla presenza del regista Ado Hasanović e il video in cui l’assemblea invita a votare cinque Sì per i referendum