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Condividere progettualità e protagonismo

L’8 maggio scorso si è tenuto un incontro collettivo tra la cabina di regia e i giovani conduttori dei progetti locali del progetto Giovani VoCi – Volontari Cittadini. Un momento importante, pensato per creare connessione tra le diverse realtà, condividere i progressi fin qui compiuti, affrontare insieme le sfide incontrate e rafforzare il senso di una comunità che si muove per il coinvolgimento dei giovani nel volontariato. Coordinato da Stefano Laffi, l’incontro ha visto la partecipazione attiva di più di dieci referenti da tutta Italia, riuniti per riflettere in maniera corale sulle traiettorie locali di un progetto che si muove su scala nazionale. Le storie emerse durante il focus group raccontano di giovani che si attivano, progettano, si sperimentano in ruoli di guida o di cura, in quartieri fragili o in contesti di accoglienza. Progetti diversi, accomunati da un’attenzione alla costruzione di spazi sicuri e inclusivi: dalla palestra autogestita dalle ragazze di Milano al laboratorio ambientale che trasforma i rifiuti in arte a Bassano del Grappa; dai tornei di calcio sociale ad Arezzo al laboratorio di falegnameria per giochi da tavolo in una piazza di Livorno. E ancora: laboratori teatrali, attività interculturali nelle scuole, progetti di mappatura del territorio e percorsi di alfabetizzazione digitale.

Accanto ai racconti dei successi, è emersa anche la complessità del lavoro quotidiano. I partecipanti hanno condiviso difficoltà logistiche, fragilità nei gruppi, discontinuità nella partecipazione e la fatica nel far convivere attese istituzionali con processi generativi, lenti e profondamente relazionali. In molti casi, il passaggio dalla motivazione individuale a una progettualità condivisa è ancora fragile e ha bisogno di accompagnamento per crescere forte.

Ma l’incontro ha anche confermato la vitalità del progetto. I giovani referenti hanno espresso il bisogno di confrontarsi, di ricevere feedback, di essere messi in connessione tra loro. È nata la proposta di creare momenti di restituzione pubblica delle attività, di festival, di eventi collettivi, della costruzione di una narrazione condivisa e di occasioni informali di scambio e ispirazione. Nel frattempo, i referenti continuano a sperimentare, raccogliere dati e immaginare nuovi modi per rendere il volontariato uno spazio significativo e trasformativo per le giovani generazioni. Perché è proprio da questi momenti di ascolto e confronto che può nascere una comunità diffusa e consapevole, capace di far crescere azioni che lasciano traccia.

Hassan Bassi e Cloe Del Medico, CNCA

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