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E’ on line il nuovo numero di “ComuNiCAre”

La newsletter del CNCA

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Numero 34 / Settembre-ottobre 2011

In questo numero:

Dal CNCA

Dal Terzo settore

Appuntamenti

News economiche e giuridiche

DAL CNCA

“Scossi dal desiderio di cambiamento”. A Spello, dal 27 al 29 ottobre, l’Assemblea nazionale del CNCA
“Spello 2011” è un’iniziativa CNCA rivolta a tutti quelli che, a partire dal lavoro e dall’impegno sociale di gruppi e organizzazioni, alzano lo sguardo e si interrogano sui percorsi in atto localmente e nei contesti più ampi. Per mettersi in gioco qui e ora, per cucire il personale con il collettivo, per arginare lo scarto tra realtà e desiderio, per compartecipare a costruire ponti tra le pratiche quotidiane e le politiche sociali ed economiche che altrimenti schiacciano sempre più la dignità di moltitudini di donne e uomini. Il vento di cambiamento che inizia a spirare, talvolta appena come soffio sussurrato, sta portando aria nuova nelle piazze arabe e mediterranee, smuove consensi attorno all’acqua e agli altri beni comuni, rinnova gli alfabeti del vivere delle nuove generazioni, apre spazi inaspettati per altri modi di amministrare le comunità locali, lascia spazio a ritessere i nodi della convivenza civica. L’obiettivo delle tre giornate di “Spello 2011”, attraverso il confronto con oltre cinquanta esperti, è di dare parola e percorsi futuri agli scampoli del “desiderio di cambiamento” che nascono da persone e organizzazioni sociali impastate nelle contraddizioni dell’oggi. Perché è nell’azione rielaborata e condivisa delle minoranze che si impara quanto il desiderio, lungi dall’essere estraneo al reale, ne sia frutto e alimento irrinunciabile.
Scarica il programma

Giustizia minorile, i dati dicono che non c’è alcuna emergenza
“La legislazione è all’avanguardia in Europa, il sistema è più che adeguato, il problema sono i soldi. È difficile riuscire a offrire opportunità alternative alla detenzione quando le risorse per le politiche sociali continuano a diminuire drasticamente. Eppure tutti sappiamo che il penale – senza l’intervento sociale – non tiene.” Liviana Marelli, coordinatrice dell’Area Infanzia, Adolescenza e Famiglie del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) sintetizza così le valutazioni che sono state espresse dai tanti operatori pubblici e del privato sociale intervenuti a Roma, il 28 settembre scorso, al convegno “MinoriinGiustizia. Esperienze e proposte per il futuro”, organizzato dal CNCA in collaborazione con il Dipartimento per la giustizia minorile. Un appuntamento a cui hanno partecipato 120 persone e che ha riconfermato il rapporto di stima e di collaborazione che da tempo esiste tra il Dipartimento e la nostra Federazione. “L’incontro”, nota Marelli, “ha permesso di fare il punto sulla situazione in cui si trova oggi la giustizia minorile italiana, ma anche di avanzare proposte. Tre gruppi di lavoro hanno trattato temi decisivi per il sistema: istituti penali minorili, misura di messa alla prova e comunità educative. Un’altra tappa di un percorso comune che vedrà il Dipartimento e il CNCA impegnati in futuro in momenti di approfondimento e formazione e in progetti territoriali sperimentali.” “Ma dal convegno viene anche un altro messaggio chiaro”, conclude Marelli. “Nel periodo 2000/2007 il numero dei minori denunciati alle Procure della repubblica è rimasto pressoché stabile: poco più di 38.000. La componente straniera non ha mai raggiunto il 30% del totale delle segnalazioni. Contestualmente, tra il 1998 e il 2010 gli ingressi nei Centri di prima accoglienza sono calati di quasi il 50% (da 4222 unità del ‘98 alle 2344 unità del 2010). È quindi incontrovertibile il fatto che non esiste alcuna emergenza criminalità minorile e che proposte come quella di abbassare l’età imputabile dai 14 ai 12 anni sono demagogiche e irresponsabili.”
Scarica la relazione di Liviana Marelli

Summer School “Riduzione del danno, tra vecchie derive e nuovi approdi”
Anche quest’anno Forum Droghe/Fuoriluogo e CNCA, insieme al CNCA Toscana, hanno organizzato la scuola estiva sulle dipendenze. L’edizione 2011 è stata dedicata alla riduzione del danno.
Ascolta la registrazione audio delle tre giornate
Scarica le relazioni

Noi Agorà. Meeting tra familiare e cittadinanza
Si è tenuto ad Arona (No), dal 9 all’11 settembre, la manifestazione “Noi Agorà. Meeting tra familiare e cittadinanza”, un “Dialogo aperto tra gruppi, reti e associazioni che costruiscono una nuova cittadinanza”, organizzato da CNCA, Associanimazione e la cooperativa sociale Vedogiovane. Lo scopo principale dell’evento era una scommessa: cercare di aprire un dialogo tra gruppi, reti e associazioni che costruiscono cittadinanza: reti di famiglie accoglienti, gruppi di genitori di diverso genere, Gas, condomini solidali, ecc. Nel panorama attuale, segnato da una forte insicurezza, rivestono un ruolo essenziale proprio le reti sociali di vario genere e natura che vedono adulti e genitori protagonisti di esperienze collettive/comunitarie capaci di generare reciproco sostegno, impegno solidaristico, confronto sugli interrogativi legati alle transizioni e al crescere dei figli, espressione comune di dimensioni valoriali nelle scelte quotidiane, cooperazione per migliorare parti del proprio ambiente di vita e di relazione. Gruppi e associazioni di genitori che nascono nelle scuole, nelle parrocchie, nelle associazioni sportive… gruppi di famiglie affidatarie, gruppi di acquisto solidale e di consumo critico, banche del tempo, condomini solidali, gruppi di volontariato e tutte quelle forme di socialità che attorno a bisogni e interesse condivisi soddisfano il bisogno profondo di relazioni positive e di ricerca di senso. Sono questi i luoghi che costituiscono l’agorà, lo spazio dove pubblico e privato si incontrano, dove i desideri e i bisogni individuali si parlano, aprendo alla possibilità di elaborare progetti comuni e di intraprendere azioni plurali, capaci di restituire senso e speranza alle persone che li abitano. Il meeting si è proposto come uno spazio di riconoscimento e confronto fra queste diverse tipologie di reti che promuovono socialità e aggregazione, tra formale e informale, sviluppando cittadinanza nei nostri territori. È molto piaciuta la formula che ha unito ai momenti di convegno e di lavori di gruppo anche proposte culturali in cui è stato possibile sperimentare altre modalità di incontro (bellissima la gita in nave sul lago) oltre a iniziative per bambini che, in questo modo, hanno potuto anch’essi partecipare.
Scarica le conclusioni di Stefano Ricci
Vai al sito del Meeting

Al via il progetto Qualità sociale
Agli inizi del mese di luglio di quest’anno ha preso avvio il progetto Qualità sociale, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Il progetto si rivolge a operatori e gruppi dirigenti delle organizzazioni aderenti alla Federazione presenti in 9 delle 17 regioni in cui l’organizzazione è attiva: Sicilia, Campania, Abruzzo per il Sud; Umbria, Toscana, Lazio per il Centro; Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna per il Nord. Il progetto mira a promuovere un’ampia e qualificata diffusione del modello MAQS (Modello attivo di qualità sociale, già definito dal CNCA negli anni passati), presso le organizzazioni associate attraverso azioni di natura informativa, formativa e di accompagnamento consulenziale. Le prime due fasi del progetto sono dedicate a una ricognizione e analisi del sistema interno di qualità adottato dai gruppi aderenti alla Federazione, con un approfondimento sull’utilizzo dei modelli EAS. La raccolta delle informazioni avverrà attraverso la compilazione sia di questionari che la realizzazione di alcune interviste. Ci si propone di raggiungere almeno 60 organizzazioni tra le regioni “target” previste dal progetto. La rilevazione sarà comunque aperta a tutti i gruppi del CNCA che vorranno compilare il questionario e presenti anche nelle altre regioni. Le due fasi successive contengono il nucleo delle azioni formative e di accompagnamento consulenziale alla sperimentazione dei moduli del percorso formativo previsti dal MAQS. L’attività formativa sarà realizzata mediante 3 workshop e sostenuta anche dalla creazione di una community per l’apprendimento on line aperta alla partecipazione anche di altre organizzazioni iscritte nel registro nazionale delle Associazioni di promozione sociale (Fish e Scs/Cnos). Il lavoro di consulenza prevede la sperimentazione di 9 percorsi su uno dei seguenti moduli previsti dal modello MAQS: identità, bilancio sociale, carta dei servizi. Le ultime due fasi comprendono azioni di sistema di carattere trasversale e riguardano l’una la creazione di un tessuto di comunicazioni interne ed esterne e l’altra il monitoraggio e valutazione del progetto, favorendo al tempo stesso la possibilità di diffondere gli elementi di innovazione e potenziale trasferibilità dei suoi risultati, sia mediante un report finale che attraverso la realizzazione di un convegno conclusivo.
Scarica la prima newsletter del progetto

I viaggi del CNCA
La Federazione e l’associazione Bhalobasa organizzano ogni anno diversi viaggi nelle realtà del Sud del mondo nelle quali sono attive. Dal 10 al 25 ottobre si tiene un viaggio nel Bengala Occidentale. Si sono iscritte 32 persone, l’età media si aggira sui trent’anni. Il 12 ottobre, dopo la Messa sulla tomba di Madre Teresa, sono iniziate ufficialmente le celebrazioni del ventennale di Bhalobasa. Nella Mother Theresa Hall della Seva Kendra di Calcutta ha preso il via la due giorni del convegno “Bhalobasa, vent’anni di amicizia col Sud del mondo, dalle radici a oggi. E ora tocca a voi! Dall’assistenzialismo al protagonismo”. C’è stato anche il tempo per fare volontariato a Prem Dan. Il 14 i partecipanti sono andati a Burdwan e anche in quella sede c’è stato un convegno sul lavoro di Bhalobasa nelle zone tribali (Madre Teresa ripeteva sempre: se volete vedere l’India andate nei villaggi!). A Calcutta opera il confondatore e referente storico di Bhalobasa, Padre Orson Wells, a Burdwan, invece, abita Padre Wilson Fernades, altro importante referente dell’associazione fondata da don Armando Zappolini. Il 16 ottobre si è fatta tappa a Morapai con il treno e il barcone. Lunedì 17 c’è stata la visita al lebbrosario di Titagarh. Nella seconda settimana i partecipanti andranno anche nel centro disabili di Serampore.
Dal 18 al 23 novembre 2011, invece, si terrà un viaggio in Uganda, Tanzania e Repubblica Democratica del Congo.

Fai il servizio civile nel CNCA!
La nostra Federazione promuove quattro progetti di servizio civile, tre in Italia e uno in Uganda. I progetti riguardano il tema dell’educazione e della promozione culturale, l’assistenza a immigrati e profughi e l’assistenza ai disabili. Nelle prossime settimane si terranno le selezioni per arrivare a definire l’elenco dei giovani che faranno questa esperienza in un gruppo CNCA.

DAL TERZO SETTORE

L’Italia sono anch’io: partita la raccolta di firme
Sono stati centinaia i cittadini che il 22 settembre, in poche ore, al gazebo allestito in Piazza del Pantheon a Roma, hanno sottoscritto le due proposte di legge di iniziativa popolare promosse da “L’Italia sono anch’io”, campagna per i diritti di cittadinanza delle persone di origine straniera. Pierluigi Bersani, Fausto Bertinotti, Luigi Bobba, Ascanio Celestini, Roberto Di Giovanpaolo, Paolo Ferrero, Pancho Pardi, Gianni Rivera, Andrea Sarubbi, Jean Leonard Touadi, Livia Turco, Nichi Vendola sono solo alcuni dei nomi del mondo della politica e della cultura che hanno deciso di firmare per modificare l’attuale normativa sulla cittadinanza e introdurre il diritto di voto alle amministrative per le persone di origine straniera. La raccolta proseguirà con tanti appuntamenti locali e nazionali: l’obiettivo è raggiungere nei prossimi sei mesi le 50.000 firme necessarie per ciascuna delle due proposte di legge. L’1 ottobre è stato organizzato il primo D-Day della campagna, una giornata nazionale di raccolta firme con banchetti allestiti in decine di città italiane. La campagna L’Italia sono anch’io è promossa da 19 organizzazioni della società civile (Acli, Arci, Asgi-Associazione studi giuridici sull’immigrazione, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca-Coordinamento nazionale delle comunità d’accoglienza, Comitato 1° Marzo, Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani, Emmaus Italia, Fcei – Federazione Chiese Evangeliche In Italia, Fondazione Migrantes, Libera, Lunaria, Il Razzismo Brutta Storia, Rete G2 – Seconde Generazioni, Sei Ugl, Tavola della Pace, Terra del Fuoco) e dall’editore Carlo Feltrinelli. Presidente del Comitato promotore è il Sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio.
Vai al sito della campagna

Politiche per i minori, bambini e ragazzi dicono la loro
Il Pidida-Coordinamento per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza – a cui aderisce anche il CNCA – ha organizzato a Padova, il 14 e 15 ottobre, gli Stati Generali della Partecipazione di Bambini e Ragazzi, dal titolo “Partecipare, infinito presente”. Sono stati proprio costoro i protagonisti dell’evento, facendo analisi e avanzando proposte.
Leggi il resoconto dell’incontro pubblicato sul sito del Pidida
Scarica la relazione di Liviana Marelli, referente CNCA per i Minori

Minori, il Governo non disattenda le raccomandazioni dell’Onu
Nei giorni scorsi è stato esaminato all’Onu il rapporto del governo italiano sulla attuazione della Convenzione Onu sui diritti del fanciullo del 1989. Il Comitato Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ha espresso delle osservazioni e delle raccomandazioni al governo italiano. Povertà minorile, lotta alla discriminazione, taglio delle risorse, dispersione scolastica, minori stranieri e violenza: sono queste le principali zone d’ombra relative all’applicazione della convenzione nel nostro paese messe in evidenza nel testo prodotto dal Comitato Onu. Il gruppo di lavoro per la CRC (convenzione sui diritti del fanciullo) – composto da varie ong e organizzazioni del terzo settore che si occupano di diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, tra cui la nostra Federazione – ha preso posizione con un proprio comunicato, invitando il governo a non disattendere le raccomandazioni che arrivano da questo importante organismo internazionale.
Scarica il comunicato

8 milioni 272mila poveri in Italia
Il 17 ottobre la Caritas Italiana e la Fondazione Zancan hanno presentato a Roma il Rapporto 2011 su povertà ed esclusione sociale in Italia, intitolato “Poveri di diritti”. Il volume si articola in due parti. Nella prima vengono approfonditi i diritti dei poveri previsti dalla Costituzione e a livello internazionale. Molti sono ancora disattesi, anche perché non sono privilegiati l’incontro tra diritti e doveri, non sono valorizzate le capacità, non è promossa la partecipazione dei poveri. Come nei precedenti rapporti viene aggiornato e arricchito il quadro comparativo delle regioni, con parametri di spesa e di risposta. Seguono approfondimenti specifici, che evidenziano come fare e cosa non fare, se si vuole dare speranza alle persone e alle famiglie in difficoltà. La prima parte si chiude con alcune proposte per far meglio fruttare gli investimenti, ottenere migliori indici di efficacia, superare il cronico sottoutilizzo delle risorse. La seconda parte, curata da Caritas Italiana, si sofferma sul ruolo svolto dalla Chiesa cattolica nel contrasto della povertà economica. Tale ruolo si sviluppa attraverso azioni di studio, animazione, promozione e assistenza alle persone e famiglie in difficoltà. Nel testo vengono descritte, con dati aggiornati, le nuove tendenze di impoverimento della società italiana, secondo l’esperienza della Caritas. Approfondimenti specifici riguardano la povertà degli immigrati, le condizioni di vita nelle aree montane, le iniziative anti-crisi economica messe in atto dalle diocesi e l’attività svolta dalle mense socio-assistenziali.
Scarica la sintesi del Rapporto e le relazioni tenute all’incontro di presentazione

Appello di Giovanni Impastato: “Salviamo il casolare dove fu ucciso mio fratello”
“E’ davvero uno scandalo che il casolare dove fu ucciso Peppino sia ormai trasformato in una discarica. Provo rabbia ogni volta che torno in quei luoghi di contrada Feudo, a Cinisi, mi sembra un’offesa ripetuta a mio fratello. Ma adesso so che la mia rabbia è condivisa da decine, centinaia, migliaia di persone, che da stamattina continuano a manifestarmi la loro solidarietà. Adesso, so che un’unica voce sta dicendo con forza: ‘Salviamo la memoria di Peppino, salviamo quel luogo dove un gruppo di assassini ha tentato di mettere fine alla speranza di questa nostra terra’. Sono sicuro che Peppino non si sarà rassegnato, neanche nel momento in cui l’aggredivano. Non ci rassegnamo noi alla mafia e all’indifferenza delle istituzioni”. Queste le parole con cui Giovanni Impastato, fratello di Peppino, ha lanciato su Repubblica, il 17 settembre, il suo appello rivolto prima di tutto all’amministrazione comunale di Cinisi. Il CNCA ha già aderito. Su Facebook è nato un gruppo intitolato proprio “Salviamo il casolare dove fu ucciso Peppino Impastato”.

APPUNTAMENTI

27-29 ottobre 2011, Spello (Pg)
Assemblea nazionale del CNCA “Scossi dal desiderio di cambiamento”
L’appuntamento della Federazione dedicato a fare il punto sulla situazione del Paese e a discutere sullo stato e sulle prospettive future dell’organizzazione.
Scarica il programma dell’evento

10 novembre 2011, Firenze
Terre di confine. La bassa soglia come modello di innovazione dei servizi
Giornata di studio organizzata da CNCA Toscana e Regione Toscana, in collaborazione con Forum Droghe.
Leggi il programma

16 dicembre 2011, Vignola (Mo)
XII Convegno nazionale sul gioco d’azzardo
Organizzano il CONAGGA (Coordinamento Nazionale Gruppi per Giocatori d’Azzardo) e la cooperativa sociale Lag.
Leggi il programma

NEWS ECONOMICHE E GIURIDICHE
A cura dell’Associazione Legale nel Sociale

Adozioni. Efficace in Italia l’adozione internazionale a favore di un single
Il Tribunale per i minorenni di Caltanissetta, con la sentenza del 18 luglio 2011 n. 19 ha riconosciuto l’efficacia in Italia del provvedimento di adozione internazionale reso a favore di una italiana single. In particolare, vista la situazione di abbandono del minore e l’impossibilità dell’affidamento o adozione dello stesso nel Paese di origine, il Tribunale ha ritenuto l’adozione da parte dell’italiana rispondente all’interesse superiore del minore. Inoltre, sottolinea la sentenza, l’adozione è stata pronunciata all’estero dopo il positivo decorso di un periodo di affidamento. Del resto, continua il Tribunale, come confermato dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale e di Cassazione, sulla base della Convenzione di Strasburgo del 24/04/1967 in materia di adozione di minori, ratificata dall’Italia con la Legge n. 367 del 1974 e della Legge n. 184/1883, è ammessa l’adozione anche a favore di persone single, sebbene entro limiti ristretti, ovvero “in casi particolari” anche il riconoscimento nello stato italiano del provvedimento straniero di adozione di minore a favore di persona single. Il Tribunale ha riconosciuto che la vicenda in esame sia da ritenere quale caso “particolare” e, pertanto ha dichiarato efficace in Italia provvedimento straniero di adozione.

Stranieri. Costituzionalmente illegittimo richiedere il permesso di soggiorno per contrarre matrimonio
La Corte Costituzionale, con la sentenza del 25 luglio 2011 n. 245 ha deciso in merito alla legittimità costituzionale dell’articolo 116, primo comma, del Codice Civile che stabilisce le condizioni affinché il cittadino straniero possa contrarre matrimonio in Italia. In particolare, sotto la lente della Consulta è finita la disposizione con la quale si stabilisce che il cittadino straniero deve presentare all’ufficiale dello stato civile anche «un documento attestante la regolarità del soggiorno nel territorio italiano». La questione nasce dal rifiuto dell’ufficiale di stato civile di celebrare il matrimonio fra una cittadina italiana e un cittadino del Marocco, sulla base della mancata presentazione da parte dello straniero del permesso di soggiorno. In merito, la Corte Costituzionale rileva innanzitutto che al Legislatore italiano è certamente consentito dettare norme che regolino l’ingresso e la permanenza di stranieri extracomunitari in Italia, purché non palesemente irragionevoli e non contrastanti con obblighi internazionali. Tali norme, però, continua la sentenza, devono costituire «il risultato di un ragionevole e proporzionato bilanciamento tra i diversi interessi, di rango costituzionale, …, specialmente quando esse siano suscettibili di incidere sul godimento di diritti fondamentali, tra i quali certamente rientra quello di contrarre matrimonio». Del resto, sottolinea la Corte Costituzionale, i diritti inviolabili previsti dalla nostra Carta costituzionale, spettano «ai singoli non in quanto partecipi di una determinata comunità politica, ma in quanto esseri umani», quindi, continua la sentenza, la «condizione giuridica dello straniero non deve essere pertanto considerata – per quanto riguarda la tutela di tali diritti – come causa ammissibile di trattamenti diversificati e peggiorativi». Inoltre, sebbene in termini generali la norma in oggetto possa giustificarsi in ordine al contrasto dei cosiddetti “matrimoni di comodo” e garantire indirettamente la tutela delle frontiere ed il controllo dei flussi migratori, deve osservarsi, secondo la Consulta, come non possa ritenersi proporzionato a tale obiettivo la limitazione della libertà di contrarre matrimonio, non solo degli stranieri ma, in definitiva, anche dei cittadini italiani che intendano coniugarsi con i primi, determinando di fatto una generale preclusione alla celebrazione delle nozze, quando uno dei nubendi risulti uno straniero non regolarmente presente nel territorio dello Stato. Per tali motivi, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del suddetto articolo 116, primo comma, del Codice Civile, nella parte in cui pone come condizione per la celebrazione del matrimonio del cittadino straniero la presentazione di un documento attestante la regolarità del soggiorno in Italia.

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Newsletter a cura di Mariano Bottaccio.

Editore: Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza
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