Giornata di mobilitazione nazionale per evitare altre tragedie nel Canale di Sicilia
Fermare la strage. Subito!
21 aprile 2015
Giornata di mobilitazione nazionale
In una settimana più di mille morti in due stragi annunciate.
Stragi che hanno responsabilità precise: le scelte politiche e le leggi dei governi dell’UE (compreso quello italiano) che consegnano le persone in cerca di protezione nelle mani dei mercanti di morte.
Aumentando controlli e mezzi per pattugliare le frontiere non si fermeranno le stragi come dimostra quest’ultima tragedia, in cui i morti potrebbero addirittura essere 900, avvenuta a poche ore da quella che ha portato a morire altre 400 persone. Chi scappa per salvare la propria vita e quella dei suoi cari non si ferma davanti al rischio di morire in mare.
Non c’è più tempo da perdere.
Si aprano subito vie d’accesso legali, canali umanitari, unico modo per evitare i viaggi della morte.
Il governo italiano, in attesa che sia la Ue a farsene carico, riattivi subito un programma di ricerca e salvataggio in tutta l’area del Mediterraneo.
Chieda contemporaneamente all’UE di farsi carico di un programma di ricerca e salvataggio europeo.
Si sospenda il regolamento Dublino e si consenta alle persone tratte in salvo di scegliere il Paese dove andare sostenendo economicamente con un fondo europeo ad hoc l’accoglienza in quei Paesi sulla base della distribuzione dei profughi.
Questi morti non consentono a nessuno di perdere tempo e continuare a pronunciare parole vuote.
Sono persone in carne e ossa.E invece sembrano fantasmi.
Domani 21 aprile 2015
Mobilitazione nazionale in tutta Italia
A Roma appuntamento a partire dalle 17,00 davanti a Montecitorio
Nelle altre città appuntamenti saranno articolati secondo quanto deciso dalle organizzazioni locali
Promossa da:
Arci, Acli, Lunaria, ASGI, CGIL, Antigone, Rete della conoscenza,Unione degli studenti, Emergency, Cospe, CNCA, Cild, Antigone, Centro Astalli, Comitato verità e giustizia per i nuovi desaparecidos, Fiom-Cgil, Libera, Link-coordinamento universitario, SRM/FCEI, Gruppo Abele, Left, Action, Comunità di S.Egidio, Legambiente, Medici senza frontiere, UIL, Carovane migranti, Amnesty International, Casa Dei Diritti Sociali, Nessun Luogo E’ Lontano