La lettera di Riccardo De Facci, vicepresidente con delega alle dipendenze, sulle polemiche riguardanti la campagna “Mettiamoci in gioco”
In questi ultimi giorni si sono accese polemiche molto forti intorno a “Mettiamoci in gioco”, la Campagna contro i rischi sul gioco d’azzardo promossa da decise di organizzazioni sociali, tra cui la nostra Federazione.
La firma di un protocollo d’intesa da parte della Campagna con Sistema Gioco Italia di Confindustria, che mira esclusivamente ad aprire un tavolo di confronto con i concessionari dei giochi per verificare se esistono dei punti condivisi da sottoporre alla politica, è stata accolta da una serie di sorprendenti – in alcuni casi – prese di distanza e da inqualificabili attacchi personali al nostro presidente, portavoce della campagna, che a volte si sono trasformati in vere e proprie denigrazioni.
Natualmente, nessuno chiede che un atto così delicato non possa essere criticato, anche in modo molto duro, ma quello che è avvenuto è qualcosa di totalmente estraneo ai nostri mondi, per la virulenza e l’accanimento portati contro una persona in particolare, evidentemente individuata come capro espiatorio.
Per queste ragioni Riccardo De Facci, vicepresidente del CNCA con delega alle dipendenze, ha inviato a tutte le organizzazioni della Federazione una lettera aperta in cui si fa il punto sulla polemica e si esprime la più totale solidarietà a don Armando Zappolini.