fbpx

Nessun minorenne straniero sulle “navi quarantena” del governo

Il CNCA aderisce alle richieste avanzate dalle sette organizzazioni sotto indicate che denunciano l’assurda condizione di minorenni stranieri isolati nelle cosiddette “navi quarantena” noleggiate dal governo italiano.

La morte di Abou, il migrante 15 enne deceduto in ospedale a Palermo dopo che le sue condizioni erano “peggiorate” sulla nave quarantena Allegra, è solo la punta dell’iceberg di una situazione in cui è impossibile garantire i fondamentali diritti di questi bambini e ragazzi.

Anche il CNCA chiede, perciò, che tutti i minorenni collocati su queste imbarcazioni siano immediatamente trasferiti in un contesto compatibile con il pieno rispetto dei loro diritti. E deplora che le “navi quarantena” siano diventate una zona di confino riservata esclusivamente alle persone straniere.

___

Borderline Sicilia ONLUS, Borderline-Europe, CISS/Cooperazione Internazionale Sud Sud, Osservatorio contro le discriminazioni razziali “Nouredine Adnane”, Circolo Arci “Porco Rosso” di Palermo, Forum Antirazzista di Palermo, Rete Antirazzista Catanese: “La storia di Abou non si deve ripetere. Tutti i minori a bordo delle navi quarantena devono essere sbarcati e immediatamente tutelati!”

Il 13 ottobre 2020, Borderline Sicilia ONLUS, Borderline-Europe, il CISS/Cooperazione Internazionale Sud Sud e l’Osservatorio contro le discriminazioni razziali “Nouredine Adnane” hanno depositato due esposti alle Procure presso i Tribunali per i Minorenni di Palermo e Catania, chiedendo di adottare tutti i provvedimenti necessari per mettere tempestivamente in sicurezza e in tutela tutti i minori presenti sulle navi quarantena al momento attive sul territorio siciliano.

Le scriventi associazioni denunciano che soltanto il 5 ottobre scorso le istituzioni si sono rese conto della presenza di numerosi minori sulle cosiddette “navi quarantena”, a seguito della morte di Abou Dakite, un ragazzino quindicenne che era stato salvato in un’operazione SAR dalla Open Arms il 10 settembre e che il 18 settembre era stato trasferito, accompagnato da una segnalazione medica sulle sue condizioni, a bordo della nave-quarantena GNV Allegra.

Chiediamo che sia fatta giustizia per Abou e per la sua famiglia e che sia fatta chiarezza sulla situazione di tutti i minori a bordo di queste navi, nonché sull’adozione alquanto discriminatoria delle misure di restrizione a bordo di imbarcazioni nei confronti dei soli cittadini stranieri.

Quello che è emerso dalle fonti giornalistiche e dalle nostre ricerche svolte sulla situazione dei minori a bordo non solo è assurdo e intollerabile, ma richiede una immediata attenzione da parte di tutte le Autorità competenti poiché sono in atto delle palesi violazioni delle norme sull’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, delle disposizioni che regolamentano l’immediata nomina di un tutore e di tutte le norme che pongono il superiore interesse del minore al primo posto, senza possibilità di deroghe da parte di ordinanze e decreti emergenziali.

Al momento non si conoscono esattamente i numeri delle presenze dei MSNA a bordo, ma fino a qualche giorno fa solo sulle due navi di stallo al porto di Palermo erano presenti 181 minori, tra cui il giovane Abou, i quali non hanno ricevuto tutela da chi era tenuto a farlo.

Le condizioni che emergono sono di sovraffollamento (su una delle navi si trovavano circa 850 persone a bordo, di cui circa 100 minori non accompagnati), di promiscuità, di carenza di adeguata assistenza sanitaria, psicologica e legale e di informazioni basilari sul luogo e condizione in cui si trovano in una lingua a loro comprensibile. Tale situazione è inaccettabile, soprattutto a carico di soggetti minori, che peraltro comporta un protrarsi e acuirsi di situazioni già traumatiche – fisiche e psicologiche – da questi vissute nel corso del loro viaggio migratorio.

Vogliamo conoscere dalle autorità competenti se le navi quarantena sono luoghi idonei per  l’accoglienza di minori e per la prevenzione di focolai ed in generale per una corretta gestione della salute pubblica. Noi riteniamo di no e lo riteniamo in assoluto sia per i minori sia per gli adulti.

Ribadiamo pertanto la nostra richiesta alle autorità preposte a tutela dei minori su tutto il territorio italiano di rivalutare le navi quarantena come luoghi inidonei all’accoglienza, anche solo temporanea, di soggetti minorenni, di effettuare un immediato accertamento sulle loro reali condizioni a bordo e di disporre il loro contestuale sbarco. Chiediamo inoltre all’Autorità giudiziaria ordinaria di verificare la legittimità dei provvedimenti restrittivi a carico di tutte le persone collocate sulle navi quarantena a salvaguardia dei diritti umani di cui dovrebbero godere tutti i cittadini presenti in Italia, a prescindere dalla loro nazionalità e provenienza.

Palermo/Catania, 15.10.2020

Borderline-Europe
Borderline Sicilia ONLUS
CISS/Cooperazione Internazionale Sud Sud
Osservatorio contro le discriminazioni razziali “Nouredine Adnane”
Circolo Arci “Porco Rosso” di Palermo
Forum Antirazzista di Palermo
Rete Antirazzista Catanese

CNCA
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare. Inoltre, questo sito installa Google Analytics nella versione 4 (GA4) con trasmissione di dati anonimi tramite proxy. Prestando il consenso, l'invio dei dati sarà effettuato in maniera anonima, tutelando così la tua privacy.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy
X