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Parte il progetto “Perla. Pratiche per l’antifragilità”

Comunicato stampa

Parte il progetto “Perla. Pratiche per l’antifragilità”.
Mobilitare le risorse potenziali e non visibili di individui e sistemi sociali
Un’iniziativa che intende contrastare, in particolare,
quattro dimensioni della povertà: educativa, abitativa, economica e sociale, digitale

29 maggio 2024

È partito il progetto “Perla. Pratiche per l’antifragilità”, che vede il CNCA rete come capofila e altri 18 soggetti del terzo settore – organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni – come partner. Il progetto, che si concluderà a novembre 2025, intende affrontare il problema della povertà e delle disuguaglianze nel Paese, contrastando le condizioni di fragilità e di svantaggio delle persone grazie alla mobilitazione delle risorse potenziali e non visibili di individui e sistemi sociali, che si rivelano soprattutto in condizioni di stress e che possono essere tradotte in modelli di intervento organici e coerenti secondo il concetto di “antifragilità” di N. N. Taleb.

L’iniziativa intende valorizzare le consolidate esperienze di successo promosse dagli enti del terzo settore coinvolti in cui sistemi formali e informali di contrasto al disagio si alleano per affrontare efficacemente le nuove emergenze. Obiettivo del progetto, quindi, è sviluppare le capacità implicite, organizzandole e mettendole a sistema, su diversi livelli interagenti e sinergici: network nazionale socio-politico, comunità, gruppi e individui.

Il progetto intende intervenire su quattro dimensioni principali della povertà:

  • povertà educativa, con destinatari in particolare i cosiddetti neet, minorenni e nuclei familiari in condizione di fragilità, famiglie con figli in condizione di fragilità/vulnerabilità;
  • povertà abitativa per favorire l’accesso alla casa a fasce di popolazione fragili e vulnerabili, comprese le famiglie con figli, oltre chesingole categorie di fragili e vulnerabili come popolazione LGBT e neomaggiorenni in uscita da percorsi di accoglienza, anche stranieri;
  • povertà economica e sociale, promuovendo percorsi di valorizzazione dell’economia solidale circolare;
  • povertà digitale, per favorire e accompagnare all’uso del digitale gruppi vulnerabili, per evitare il digital divide e che la tecnologia sia di ostacolo all’accesso ai servizi per queste fasce di popolazione.

“Il CNCA è impegnato fin dalla sua nascita nel contrasto alla povertà e alle disuguaglianze”, dichiara Caterina Pozzi, presidente del CNCA. “Fin dall’inizio ci siamo concentrati non solo sulle persone marginali, ma sui sistemi sociali all’interno dei quali le persone sono inserite, nella convinzione che non sia necessario solo aiutare i singoli, ma creare comunità capaci di sostenere i progetti di vita delle persone. I disinvestimenti nei sistemi di protezione sociale pubblici obbligano a ripensare i nostri sistemi sociali verso nuovi modelli di intervento, che sappiano mobilitare tutte le risorse della collettività. Occorre creare nuove risposte sui territori e il progetto ‘Perla. Pratiche per l’antifragilità’ vuole, appunto, continuare le riflessioni e le sperimentazioni che, in questi anni, abbiamo portato avanti per contrastare povertà e disuguaglianze e favorire l’integrazione e il protagonismo delle persone più fragili.”

Il progetto “Perla. Pratiche per l’antifragilità” è finanziato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, annualità 2023, Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore di cui all’art. 72 del decreto legislativo n.117/2017.

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