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“Su droghe e azzardo Renzi dia un segnale di discontinuità”

La presa di posizione di don Armando Zappolini, presidente del CNCA

Deleghe sociali. Cnca: “Su droghe e azzardo Renzi dia un segnale di discontinuità”
Per il presidente del Coordinamento nazionale comunità di accoglienza, Zappolini,
i tempi per un cambio di rotta sono maturi su entrambi i temi. “Via la delega a Giorgetti
sui giochi e sulle droghe si segua il segnale della Consulta”

26 febbraio 2014 – 15:00

ROMA – Su droghe e gioco d’azzardo aspettiamo un “segnale forte e immediato di discontinuità” col passato, altrimenti il rapporto col nuovo governo “diventa subito difficile”. A lanciare l’aut aut al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è don Armando Zappolini presidente del Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (Cnca) e portavoce della campagna contro i rischi del gioco d’azzardo “Mettiamoci in gioco”. Nel turbine di nomi e voci di corridoio sulle possibili nomine tra sottosegretari e viceministri, Zappolini chiede “risposte concrete” sui temi delle droghe e del gioco d’azzardo. “Basta con i buoni propositi come è stato con il governo Letta. Aspettiamo un segnale vero, fatto di nomi e cognomi e nel segno della discontinuità”.

Sul gioco d’azzardo, Zappolini chiede un volto nuovo al posto di Alberto Giorgetti, sottosegretario all’Economia. “Come campagna sul gioco d’azzardo chiediamo che la delega a Giorgetti venga tolta. Presidia la stessa delega a tutela dei monopoli sul gioco d’azzardo ormai da anni, cambiando quattro governi”. Svolta che, per Zappolini è tempo di darla anche sulle politiche antidroga. “Il segnale che la Consulta ha dato, annullando la Fini Giovanardi ci dice che il tempo ormai è maturo perché anche sul Dipartimenti antidroga e sulle politiche delle droghe ci sia un segnale forte di discontinuità”. Sul tema, lascia ben sperare una vicenda delle ultime settimane. “Alcuni parlamentari dell’area renziana – spiega Zappolini -, all’imminenza della sentenza della Consulta hanno contestato il fatto che il governo Letta avesse investito l’Avvocatura dello stato a difesa della Fini Giovanardi”. Un primo passo, quello delle deleghe, che non deve restare tale. “Dato il segnale si apre uno spazio di costruzione comune, di percorso e collaborazione – ha aggiunto Zappolini -, come quello che stiamo facendo in Parlamento sul gioco d’azzardo. Stiamo collaborando con tutti i partiti, stiamo partecipando ai lavori delle Commissioni e c’è una volontà costruttiva. Ora c’è bisogno che il governo dia un segnale”. (ga)

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