Anche in Piemonte gli operatori sociali si mobilitano per una situazione sempre più insostenibile (9 febbraio)
Gravi ritardi nei pagamenti da parte di Regione, Comune e Asl hanno messo in ginocchio l’intero sistema del welfare. Le cooperative sociali e le strutture che si occupano di salute mentale, dipendenze, handicap, emarginazione, minori, anziani, adulti in difficoltà ed assistenza all’immigrazione sono entrate in una grave crisi di liquidità e rischiano di chiudere.
Ecco i motivi di una manifestazione – che si terrà a Torino il 9 febbraio – in cui dimostrare il disagio degli operatori e di chi subisce sulla propria pelle la mancanza dei servizi essenziali per una vita dignitosa (famiglie, utenti, lavoratori e cittadini). I lavoratori chiedono il denaro che spetta loro e il rispetto delle norme contrattuali previste dagli appalti con gli enti pubblici.
Per continuare a garantire un’esistenza dignitosa alle persone che si rivolgono al Terzo Settore e costruire progetti che diano una possibilità vera di reintegrazione sociale.
Per una vera democrazia nel lavoro sociale che non trasformi le persone e i loro diritti in merci e bilanci, per continuare a svolgere il proprio lavoro con la necessaria serenità.
I partecipanti sono invitati a portare qualcosa di giallo (guanti, sciarpe, magliette…) e qualcosa per fare rumore (trombette, coperchi…).
Informazioni: manifestazioneoperatori@gmail.com
Il 2 febbraio, a Cuneo, si è tenuta un’altra manifetazione a cui hanno partecipato 2000-2500 operatori sociali.
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