Presa di posizione del CNCA
“Ci uniamo al dolore delle famiglia della vittima e a tutte quelle degli altri studenti feriti nell’attentato”, afferma don Armando Zappolini, presidente del CNCA. “La scelta della scuola dove è stato fatto esplodere l’ordigno, intitolata a Falcone e a sua moglie, l’avvicinarsi della ricorrenza dei venti anni dall’attentato a Falcone e alla sua scorta e l’imminente passaggio, nel brindisino, della Carovana antimafia, sono elementi che ci fanno pensare a una matrice mafiosa del gesto.”
“Lo Stato – ha proseguito Zappolini – ha il dovere di dimostrare da subito una chiara volontà di fare luce sull’accaduto, senza che rimangano ombre come in passato a improgionare la verità”.
“E’ il momento di una grande coesione sociale dei cittadini – ha concluso Zappolini – e la politica ha il compito di dare segnali forti e chiari”.