Presa di posizione dell’Associazione nazionale magistrati per i minorenni e la famiglia (AIMMF) sull’intervista del settimanale a un ex magistrato del Tribunale dei minori di Bologna
Come un basso continuo il settimanale “Panorama” da qualche tempo continua a dar voce a opinionisti che gettano con leggerezza discredito sul lavoro di quanti sono impegnati nella tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. E non da spazio alle repliche e voci contrarie.
Riportiamo la presa di posizione dell’assemblea dell’AIMMF recentemente riunitasi a Salerno lo scorso 16 novembre 2013, nel corso della quale, prendendo spunto dall’intervista di “Panorama” a Francesco Morcavallo, ha diramato il seguente comunicato:
“Le affermazioni di recente ripetute da un ex magistrato del Tribunale per i minorenni di Bologna in una intervista al settimanale Panorama contengono evidenti travisamenti e falsificazioni, da cui possono derivare gravi conseguenze per la tutela dei minori e per il corretto funzionamento delle istituzioni, per la sfiducia che possono ingenerare nell’operato della magistratura minorile.
“Sono dichiarazioni che, per la loro falsità, in particolare offendono l’onorabilità e l’immagine professionale del Tribunale per i minorenni di Bologna e dei giudici onorari che in quell’ufficio giudiziario operano con impegno e dedizione.
“L’AIMMF ribadisce la deplorazione già espressa nel comunicato del 3 giugno 2013, con riferimento a dichiarazioni analoghe: “Affermare che i provvedimenti giudiziari di inserimento dei minori in contesti extrafamiliari sarebbero adottati in assenza di qualsiasi disposizione di legge e finalizzati ad alimentare “il mercato degli affidamenti e delle adozioni” per interessi economici che coinvolgerebbero i magistrati, offre una rappresentazione falsa e offensiva dell’operato della magistratura e dei principi di indipendenza e imparzialità che ne fondano le decisioni”.
“E’ falso che gli allontanamenti dai nuclei familiari siano effettuati nelle dimensioni abnormi indicate nell’articolo; essi vengono disposti solo in casi estremi, quando ogni altra misura sperimentata si è dimostrata inefficace.
“Contrariamente a quanto viene sostenuto nell’intervista, ogni provvedimento del Tribunale minorile:
a) è il risultato di una decisione collegiale, cui partecipano giudici professionali ed onorari individuati secondo criteri predeterminati;
b) i servizi sociali, in assoluta autonomia, hanno il compito di individuare la struttura comunitaria.
“L’AIMMF difende, inoltre, il contributo insostituibile di competenza e di esperienza che i giudici onorari quotidianamente apportano, con spirito di servizio e scarse gratificazioni economiche.
“Ricorda infine che precise disposizioni vietano ai responsabili di strutture comunitarie di ricoprire il ruolo di giudici onorari e che, comunque, vi è un obbligo di astensione dalla decisione per ogni giudice coinvolto nella specifica vicenda del minore qualora sussistano situazioni di incompatibilità.”