Anche nel 2017 la CEI ha finanziato, tramite i fondi dell’8xmille, il nostro progetto per l’inclusione sociale delle persone fragili e vulnerabili
COMUNICATO STAMPA
“Un mondo senza terra, techo, trabajo”
Anche nel 2017 la CEI ha finanziato, tramite i fondi dell’8xmille,
il nostro progetto che prevede azioni territoriali per l’inclusione sociale
e la dignità delle persone fragili e vulnerabili.
Oltre 300 i beneficiari
Roma, 20 marzo 2018
La Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ha sostenuto anche per il 2017, attraverso i fondi dell’8xmille, l’impegno che il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) porta avanti a fianco delle persone in condizione di fragilità e vulnerabilità attraverso il progetto “Un mondo senza terra, tiecho, trabajo”. Oltre 300 persone in tutta Italia hanno beneficiato degli interventi realizzati, grazie a progetti di agricoltura sociale, percorsi di inserimento socio lavorativo e misure per favorire l’abitare sociale.
Le iniziative sono state realizzate ispirandosi ai principi che hanno animato il terzo incontro mondiale dei movimenti popolari voluto da Papa Francesco nel 2016, cercato di dare concrete risposte alle persone che sono “senza” terra, “senza” casa, “senza” lavoro, e “senza” pace perché in fuga da situazioni di guerra e di oppressione, adoperandosi per favorire in loro crescita personale, sviluppo di competenze e di autonomia, inserimento nella propria comunità territoriale. Proprio le parole “terra”, “techo” (tetto, casa), “trabajo” (lavoro) sono state le tre parole chiave dell’incontro avvenuto in Vaticano.
“C’è molto da fare per combattere le forze disgregatrici, marginalizzanti e disumanizzanti in atto della nostra società”, afferma don Armando Zappolini, presidente del CNCA. “E siamo convinti, con papa Francesco, che non dobbiamo accontentarci di ‘fare bene del bene agli altri’, ma che occorre perseverare nel combattere alla radice il problema principale che abbiamo di fronte come umanità: la crescita delle disuguaglianze e delle ingiustizie sociali, favorita dalla natura ingiusta e predatoria di un sistema che mette il lucro al di sopra dell’essere umano.”