Dopo la Fini Giovanardi, oltre la Iervolino Vassalli ora tutti insieme verso una nuova legge sulle droghe.
L’appello del Cnca per una vera depenalizzazione di tutti i consumatori e un nuovo sistema di intervento nella società dei consumi.
Il CNCA – Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza con i suoi 250 gruppi e le sue comunità presenti in tutta Italia ed i suoi 10.000 operatori che lavorano con i giovani, le tossicodipendenze, le famiglie, chiama tutti gli operatori del pubblico e del privato sociale, la politica, i famigliari, i volontari ed il variegato mondo dei consumatori ed i cittadini ad una riflessione moderna, aggiornata e approfondita sulle droghe, per costruire insieme un percorso che conduca ad una revisione complessiva della legge 309/90 sulle droghe, che è stata scritta per fenomeni, dipendenze e problemi diversi e di un epoca quasi totalmente superata.
Una nuova legge per fenomeni e domande attuali ampiamente diffusi, sostanze sempre diverse e stili di vita in cui una sperimentazione d’uso è sempre più possibile. L’Osservatorio europeo ci parla di ¼ della popolazione adulta che ha fatto nella sua vita uso di sostanze stupefacenti: qualcuno crede ancora che sia solo un problema di tossicodipendenza o di eroina soltanto?
La presentazione in Parlamento della nuova proposta di legge sulla legalizzazione della Cannabis ci sembra, per quanto parziale ed a forte rischio di una deriva puramente ideologica, soprattutto un ‘ottima occasione per ricominciare a discutere nel complesso di una nuova proposta di legge che vada oltre la Iervolino Vassalli del 1990 e, dopo la cancellazione per incostituzionalità di una legge violenta, punitiva ed inutile – come era la Fini Giovanardi – sappia leggere cosa accade davvero nelle nostre strade, scuole, discoteche, case e tra i nostri giovani.
Una occasione per ricominciare a parlare pragmaticamente e non solo ideologicamente di droghe, ma soprattutto delle varie forme di abuso e policonsumo (anche di sostanze legali come l’alcool e gli psicofarmaci), di consumi e stili di vita sempre più diffusi e generalizzati nella nostra società dei consumi e della prestazionalità.
Una nuova legge che:
– sappia incontrare ed ascoltare le domande di prevenzione nelle scuole da parte di insegnanti e genitori (l’Italia è ancora uno dei pochi paesi in Europa sprovvista di un piano nazionale di prevenzione e salute nelle scuole);
– sappia rispondere alla domanda di tutela, riduzione dei rischi e attenzione per tutti quei contesti di consumo dai quali i nostri servizi sono ancora troppo distanti, implementando tutte le nuove forme di intervento di riduzione dei danni e dei rischi e costruendo nuove forme di presa in carico precoce di chi rischia di farsi male con questi consumi;
– sappia riscrivere e potenziare un sistema di intervento penalizzato ed in forte crisi.
Lanciamo quindi un appello a riprendere insieme un confronto forte, complessivo e articolato, oltre le posizioni ideologiche che per anni hanno impedito qualsiasi reale evoluzione verso un nuovo approccio fortemente depenalizzante dei consumatori, attento ai rischi dei consumatori e pronto e capace a prendere in carico chi corre il pericolo di farsi male.
Una nuova sfida alla modernità degli stili di vita che non possiamo perdere ancora una volta.
Per il CNCA, Riccardo De Facci Vice presidente e delegato sulle tematiche droghe.