Si è svolto oggi a Milano, presso l’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini, il convegno conclusivo del progetto Ohana, in famiglia nessuno è solo, finanziato con il Fondo asilo, migrazione e integrazione del Ministero dell’Interno e condotto dal CNCA, in collaborazione con 21 partner presenti in 7 regioni (Sicilia, Puglia, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia e Piemonte) e 11 province (Catania, Palermo, Bari, Roma, Pordenone, Venezia, Padova, Verona, Milano, Pavia, Torino).
Il progetto ha inteso valorizzare il dispositivo dell’affido familiare in favore dei minorenni migranti soli, mettendo in campo l’esperienza pluriennale e le competenze maturate dai soggetti proponenti e partner e dai Comuni coinvolti (Bari e Catania).
Nei suoi 18 mesi di attuazione, il progetto ha permesso di avviare oltre 30 percorsi di affido familiare. Questo traguardo è stato possibile grazie un ampio lavoro di informazione e sensibilizzazione rivolto a famiglie e operatori sociali, sia degli enti pubblici che del Terzo settore. La campagna di comunicazione ha generato largo interesse e disponibilità all’accoglienza. Sono stati avviati programmi formativi ad hoc che hanno coinvolto 487 partecipanti. Al termine dei percorsi di formazione è stato avviato il lavoro avente come obiettivo l’abbinamento di 87 risorse di accoglienza familiare con i ragazzi e le ragazze disponibili ad intraprendere il percorso di affido.
È stato svolto un importante lavoro di rete nei territori sede di attuazione, che ha portato alla firma di 21 accordi volti a sviluppare e qualificare i percorsi di affido e alla messa in atto di azioni di supporto (come uno sportello legale, o attività di supervisione e accompagnamento per le équipe multidisciplinari degli operatori coinvolti).
Durante il convegno è stata presentata la pubblicazione Linee metodologiche e raccomandazioni dall’esperienza del progetto “Ohana – In famiglia nessuno è solo”: una proposta di percorso contenente gli interventi per un efficace affido familiare di minori migranti soli, basata sugli apprendimenti maturati durante lo sviluppo del progetto. Un lavoro di indagine sul campo che ha permesso di far emergere i principali punti di forza e le maggiori problematiche con cui si sono confrontati i testimoni privilegiati del progetto Ohana. A partire dagli esiti di questa indagine sono state quindi elaborate delle specifiche raccomandazioni volte ad aumentare le possibilità di successo del processo di affido, attraverso l’adozione di una serie di opportune misure operative.
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Scarica la presentazione delle Linee Guida di Liviana Marelli