Il seminario “Labirinto senza fili. Come uscire dall’illusione di essere sempre connessi”, promosso da Il Redattore Sociale insieme alla Comunità di Capodarco – che si terrà a Fermo dal 30 novembre al 2 dicembre – propone una serie di incontri con esperti del settore giornalistico che avranno l’obiettivo di stilare un vademecum per utilizzare al meglio i social media.
Il diciannovesimo seminario di Capodarco rilancia la discussione sul significato della rete per le nostre vite, e su come la rete influisce sul giornalismo e sul racconto della società. Tra gli innumerevoli spunti di questo dibattito ventennale, c’è ad esempio la crescente copertura a distanza dei fatti attraverso contenuti nati o transitati in blog e social network. Una formidabile opportunità in più, purchè non ci si illuda che possa sostituire le azioni basilari del giornalismo: studiare, andare, vedere, raccontare. Azioni che si compiono sempre meno a causa delle nota crisi del modello tradizionale, ma che sempre basilari restano. Azioni cruciali soprattutto per le storie “deboli”, per i temi sociali e meno illuminati, che oggi appaiono più difficili da spiegare. E’ dunque importante farsi domande e azzardare previsioni su come sarà il giornalimo del futuro. Ma forse lo è altrettanto riscoprire alla radice linguaggi e tecniche nati prima della rete, perchè ci aiutino a uscire, una volta ogni tanto, da quel labirinto senza fili da cui ogni giorno ci facciamo catturare. E a trovare una connessione permanente, anche, con la realtà.
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