L’evento organizzato dal CNCA si è tenuto a Pozzallo dall’1 al 3 febbraio scorsi
Dall’1 al 3 febbraio scorsi si è tenuta a Pozzallo l’edizione 2018 della Winter School, intitolata “Sguardi mediterranei. Luoghi, contesti, protagonisti, futuri possibili“, promossa dal Cantiere Internazionale e migrazioni del CNCA in collaborazione con la Caritas e la diocesi di Noto.
La scelta di organizzare la Winter School proprio a Pozzallo non è stata casuale, ma acquista il suo senso nel percorso degli incontri realizzati dall’Esecutivo nazionale del CNCA a Lampedusa, Tunisi, Atene e Ceuta, tra il 2012 e il 2017. L’iniziativa ha avuto carattere sia formativo che di laboratorio politico e, al tempo stesso, è stata rivolta a operatori e dirigenti delle organizzazioni associate al CNCA.
La prima giornata dei lavori si è aperta con gli interventi di mons. Antonio Staglianò, vescovo di Noto, e mons. Santiago Martinez, vescovo di Tangeri, in collegamento via Skype.
A seguire ha preso la parola la vicepresidente del CNCA Marina Galati, con una relazione dal titolo “Il cammino del CNCA: ‘Legami solidali’, Sguardi dal Sud, gli Esecutivi allargati”, da cui sono nate diverse riflessioni sia sul percorso sia sulle prospettive future della Federazione su tali questioni.
La giornata è proseguita con Edgar José Serrano, docente dell’Università di Padova, che ha approfondito, dal punto di vista geopolitico, il tema del Mediterraneo visto come crocevia delle diverse civiltà, culture e religioni.
Il giorno successivo i lavori sono continuati con gli incontri dei protagonisti incontrati tra il 2012 e il 2017, nel corso degli Esecutivi allargati sopra citati:
– Sara Prestianni, responsabile settore Immigrazione Arci, in collegamento Skype, ha sottolineato l’importanza del Mediterraneo visto non come frontiera ma come ponte tra i popoli;
– Messaoud Romdhani, economista del Forum tunisino per i diritti economici e sociali, ha definito in modo chiaro la delicata la situazione dei diritti economici e sociali dopo la “rivoluzione araba” del 2011;
– Giovanni Pignatti, cooperatore internazionale, ha delineato lo scenario di disagio economico e sociale della Grecia, mettendo in evidenza i cambiamenti avvenuti nel suo paese dopo il viaggio che il CNCA ha organizzato dell’ottobre 2015;
– suor Immacolata Gala Parra, della Caritas immigrazione di Tangeri, ha raccontato un mondo in cui la legge è alla base delle ingiustizie e, molto spesso, la resistenza diventa un dovere.
Nel pomeriggio del 2 febbraio si sono susseguiti gli interventi di alcuni gruppi di lavoro attivi nel CNCA:
– Stefano Trovato, coordinatore del Gruppo tematico CNCA Accoglienza,su Italia, Europa e Mediterraneo – Globalizzazione della povertà e della precarietà;
– Interventi dal Gruppo Accoglienza Migranti su Migrazioni, Muri – L’Italia di fronte ad un test di credibilità;
– Liviana Marelli, coordinatrice del Gruppo tematico CNCA “Infanzia, adolescenza e famiglie”, e Alessia Pesci, coordinatrice del programma Spello 2017 su Meticciato – Un paziente lavoro culturale sui territori;
– Gigi Nardetto, coordinatore del Cantiere internazionale e migrazioni del CNCA su Cooperazione – Riconoscimento delle realtà locali e sviluppo di legami.
La giornata è continuata con una sessione di scrittura collettiva mediante lavori in gruppo finalizzati all’elaborazione del documento di posizionamento politico del CNCA che ha visto il coinvolgimento sia dei relatori della mattinata che dei testimoni delle esperienze locali. Il documento è stato sviluppato a partire dalle quattro tracce di approfondimento proposte dai gruppi di lavoro del CNCA: Italia, Europa e Mediterraneo; Migrazioni, Muri; Meticciato e Cooperazione.
La terza e ultima giornata è stata dedicata alla prosecuzione dei lavori precedenti e alla finalizzazione della scrittura del documento, con un intervento finale della presidenza della Federazione.
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Interventi