Si è conclusa la terza edizione del Care Leavers Day. Oltre 200 volontari in più di 20 piazze in Italia hanno raccontato le difficoltà e le risorse dei giovani che crescono “fuori famiglia”. La Garante nazionale per l’infanzia: “Non per tutti i 18 anni sono una festa”
200 volontari in 24 piazze d’Italia, da Bolzano a Catania passando per le isole: una mobilitazione importante per far conoscere una realtà di cui ancora si parla troppo poco.
“Lottare contro le resistenze e l’indifferenza delle persone che si incontrano non è semplice – racconta Danila Giaffreda, coordinatrice dell’evento – “ma portare il nostro messaggio a chi ancora non ci conosce, ai non addetti ai lavori, a chi ignora queste problematiche, è un’esperienza potente e importante”.
Ha commentato la giornata anche Filomena Albano, Garante per l’infanzia e l’adolescenza: “I care leavers sono ragazzi che al compimento della maggiore età si trovano catapultati nel mondo delle responsabilità, costretti a divenire autonomi di colpo, dopo essere cresciuti fuori dalla loro famiglia, in affidamento o in comunità. In occasione del Care Leavers Day vogliamo ribadire che questi giovani hanno diritto a un inserimento graduale e guidato nella vita adulta”.
L’iniziativa è stata realizzata nell’ambito del progetto “CLN Italia: sviluppo di welfare generativo attraverso l’inclusione sociale e la cittadinanza attiva di giovani fuori dalla famiglia d’origine” finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Avviso n.1/2017 e realizzato in collaborazione con il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA).
Foto e video dell’evento sono a disposizione sui social network con l’hashtag #CareLeaversDay2019 e sul sito www.agevolando.org.