Oggi è venuto a mancare Andrea Fallarini, una presenza tanto discreta quanto efficace nei nostri mondi. Ad Andrea non piaceva apparire, era sempre difficile convincerlo a parlare ai seminari e ai convegni e, quando lo faceva, interveniva sempre a bassissima voce, tanto che bisognava più volte chiedergli di alzare il tono. Questo suo ritegno nell’apparire, così raro, contrastava con la sua fisicità massiccia, ma ancora più con il valore e l’efficacia delle azioni in cui era coinvolto. Perché Andrea, attualmente responsabile per la Cooperativa Frassati di strutture di bassa soglia, aveva fatto dell’attivismo per i diritti la sua vita oltre che il suo lavoro: con il suo impegno aveva creato sinergia fra istituzioni sanitarie, servizi di prossimità, union di consumatori e case farmaceutiche, grazie a lui molte persone sono riuscite ad accedere alla diagnosi e alle cure innovative per l’epatite C.
Fra i promotori di reti di operatori e attivisti della riduzione del danno come ItaRdD e sostenitore attivo dell’auto-organizzazione e del supporto fra pari, aveva garantito per anni i contatti fra le rappresentanze internazionali (Inpud) ed europee (Euronpud) e, attraverso l’Isola di Arran, dato vita ad esperienze come Indifference Buster, poi consolidate con Itanpud.
Andrea rappresentava la cooperativa Frassati nel consiglio del CNCA Piemonte e Liguria e rappresentava la stessa federazione nel Gruppo tematico nazionale della Vulnerabilità per quanto riguardava i temi della povertà e dell’esclusione.
Ad Elena, la sua compagna, e al piccolo Olgher va il nostro abbraccio: non dimenticheremo un amico che senza clamore è stato capace di fare più volte la differenza rendendo possibili ed esigibili diritti e combattendo lo stigma e l’emarginazione dei più vulnerabili.
CNCA e CNCA Piemonte e Liguria